Venti anni dopo la pronuncia della Corte di Giustizia del 4.10.2001 (C-438/99, Jiménez Melgar), la Corte di Cassazione, con la pronuncia in epigrafe, allinea il diritto nazionale vivente con i princìpi del diritto dell’Ue sul rapporto tra contratto a termine e discriminazione, con una posizione già allora condivisa tra Corte di Lussemburgo e Avvocato Generale Tizzano. Dal punto di vista strettamente processuale, nel ribadire i precedenti, la pronuncia che si commenta si incarica di aggiungere un passaggio argomentativo del tutto originale per la materia antidiscriminatoria: la lavoratrice non deve fornire i dati relativi ai contratti prorogati e/o rinnovati ai colleghi, che devono essere allegati o richiesti al datore di lavoro, anche in ragione del coordinamento tra l’agevolazione prevista dall’art. 40 del d.lgs. 198/2006 e il principio di vicinanza della prova, dato che i contratti rinnovati e/o prorogati sono nella disponibilità del datore di lavoro.
Contratto a termine, discriminazioni vietate e gravidanza: la Cassazione si allinea alla Corte di Giustizia
Calafà, Laura
2021-01-01
Abstract
Venti anni dopo la pronuncia della Corte di Giustizia del 4.10.2001 (C-438/99, Jiménez Melgar), la Corte di Cassazione, con la pronuncia in epigrafe, allinea il diritto nazionale vivente con i princìpi del diritto dell’Ue sul rapporto tra contratto a termine e discriminazione, con una posizione già allora condivisa tra Corte di Lussemburgo e Avvocato Generale Tizzano. Dal punto di vista strettamente processuale, nel ribadire i precedenti, la pronuncia che si commenta si incarica di aggiungere un passaggio argomentativo del tutto originale per la materia antidiscriminatoria: la lavoratrice non deve fornire i dati relativi ai contratti prorogati e/o rinnovati ai colleghi, che devono essere allegati o richiesti al datore di lavoro, anche in ragione del coordinamento tra l’agevolazione prevista dall’art. 40 del d.lgs. 198/2006 e il principio di vicinanza della prova, dato che i contratti rinnovati e/o prorogati sono nella disponibilità del datore di lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.