Le ordinanze in commento costituiscono il fronte italiano della vicenda Uber, oggetto di un contenzioso trasversale di portata internazionale. Uber, società statunitense attiva nel settore della cosiddetta economia condivisa o sharing economy, ha realizzato un’applicazione informatica per l’intermediazione di servizi di autotrasporto di persone. Il servizio Uber Pop, per il suo funzionamento a chiamata con prelevamento diretto dell’utente dal luogo in cui si trova e trasporto fino alla destinazione prescelta, si è da subito posto in contrasto con il servizio pubblico regolamentato di taxi. Segnatamente, le associazioni professionali dei tassisti delle città interessate hanno lamentato l’abusività di Uber Pop, in quanto attività concorrenziale prestata da soggetti privati in assenza delle dovute licenze. Ciò ha dato luogo all'inizio di azioni giudiziarie da parte dei tassisti associati contro la nuova piattaforma tecnologica, all'esito delle quali è stata sancita l'illiceità del servizio Uber Pop a titolo di concorrenza sleale per violazione di norme pubblicistiche ex art. 2598, n. 3 c.c.

Applicazione informatica di trasporto condiviso e concorrenza sleale per violazione di norme pubblicistiche

CALABRESE BERNARDO
2017-01-01

Abstract

Le ordinanze in commento costituiscono il fronte italiano della vicenda Uber, oggetto di un contenzioso trasversale di portata internazionale. Uber, società statunitense attiva nel settore della cosiddetta economia condivisa o sharing economy, ha realizzato un’applicazione informatica per l’intermediazione di servizi di autotrasporto di persone. Il servizio Uber Pop, per il suo funzionamento a chiamata con prelevamento diretto dell’utente dal luogo in cui si trova e trasporto fino alla destinazione prescelta, si è da subito posto in contrasto con il servizio pubblico regolamentato di taxi. Segnatamente, le associazioni professionali dei tassisti delle città interessate hanno lamentato l’abusività di Uber Pop, in quanto attività concorrenziale prestata da soggetti privati in assenza delle dovute licenze. Ciò ha dato luogo all'inizio di azioni giudiziarie da parte dei tassisti associati contro la nuova piattaforma tecnologica, all'esito delle quali è stata sancita l'illiceità del servizio Uber Pop a titolo di concorrenza sleale per violazione di norme pubblicistiche ex art. 2598, n. 3 c.c.
2017
Servizio informatico di intermediazione on-line in materia di trasporto - Ride sharing - Taxi - Equiparazione - Servizio pubblico in regime di licenza - Violazione di norme pubblicistiche - Concorrenza sleale - Inibitoria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1037440
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