Nella pancia del Leviatano: Carl Schmitt e il globalitarismo

Il saggio analizza le innovazioni e le aporie del pensiero politico di Carl Schmitt alle prese con il Leviatano nazista. Il simbolo biblico serve a Schmitt per simboleggiare con un richiamo alla Bibbia la propria esperienza, ed esprime i limiti massimi raggiunti dal suo pensiero politico: il mostro biblico rappresenta infatti il principio informe del mare, che Schmitt spera di arginare ricorrendo a una geniale rivisitazione della forma-Stato. Senonché, il Leviatano novecentesco si dimostra indomabile ed espone Schmitt alla duplice persecuzione, da parte dei nazisti prima e da parte degli Alleati poi. Il saggio cerca di riscattare il filosofo politico tedesco da questo destino doppiamente persecutorio, e di individuare i punti in cui il suo pensiero va valorizzato e oltrepassato, in una visione del problema politico in grado di considerare una fase profondamente diversa rispetto alla forma-Stato moderna, e capace per questo di affrontare le dinamiche e i pericoli dell'epoca "globalitaria", cioè globalizzata e sottoposta a processi cripto-totalitari.