Chiamata a risolvere il quesito concernente l’acquisizione delle immagini memorizzate nel server di un impianto di videosorveglianza sotto forma di dati informatici, la Cassazione torna ad affrontare i temi classici delle indagini digitali, riguardanti la natura irripetibile, o meno, degli atti, la copia forense e le relative implicazioni processuali. Le soluzioni offerte, tuttavia, si rivelano poco innovative e saldamente ancorate a precedenti giurisprudenziali di dubbia consistenza, lasciando interamente scoperti i profili connessi alla best practice e al suo rispetto quale condizione per l’impiego processuale della digital evidence.

Estrazione di immagini da un sistema di videosorveglianza: le acquisizioni informatiche tra passato, presente e futuro

Elisa Lorenzetto
2019-01-01

Abstract

Chiamata a risolvere il quesito concernente l’acquisizione delle immagini memorizzate nel server di un impianto di videosorveglianza sotto forma di dati informatici, la Cassazione torna ad affrontare i temi classici delle indagini digitali, riguardanti la natura irripetibile, o meno, degli atti, la copia forense e le relative implicazioni processuali. Le soluzioni offerte, tuttavia, si rivelano poco innovative e saldamente ancorate a precedenti giurisprudenziali di dubbia consistenza, lasciando interamente scoperti i profili connessi alla best practice e al suo rispetto quale condizione per l’impiego processuale della digital evidence.
2019
"indagini digitali"; "copia forense"; "videoriprese"; "acquisizione di file"; "documento"; "accertamento tecnico irripetibile"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1002240
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