Eva Justin fu una delle principali ricercatrici del “Centro di ricerca sull’igiene razziale e la biologia della popolazione” della Germania nazista diretto da Robert Ritter, e le sue indagini contribuirono a far sterilizzare e/o mandare a morte migliaia di rom e sinti, adulti e bambini. L’articolo analizza la tesi di dottorato sui bambini zingari (recentemente tradotta in italiano) che Eva Justin sostenne nel 1943 all’Università di Berlino; esso cerca di mostrare come tutti i dati empirici presentati vengano costantemente distorti dalla cornice teorica di una forma di criminologia razzista in competizione con altre espressioni di razzismo nazista. Delineando brevemente i contesti in cui si è sviluppato lo studio di Justin, l’articolo vuole anche attirare l’attenzione sulla pratica diffusissima nella Germania prenazista della sottrazione dei minori sinti e rom alle famiglie da parte dello stato per internarli in istituti o darli in affido/adozione a famiglie di contadini. I dati su tali bambini costituirono la base storica della tesi di Justin, mentre la parte sperimentale del suo lavoro si basava sulle “osservazioni psicologiche” sui bambini di un istituto retto da suore cattoliche, che saranno poi immolati ad Auschwitz nell’agosto 1944.

La scienza stupida. La tesi di dottorato di Eva Justin sui “bambini zingari” (1943)

Leonardo Piasere
2019-01-01

Abstract

Eva Justin fu una delle principali ricercatrici del “Centro di ricerca sull’igiene razziale e la biologia della popolazione” della Germania nazista diretto da Robert Ritter, e le sue indagini contribuirono a far sterilizzare e/o mandare a morte migliaia di rom e sinti, adulti e bambini. L’articolo analizza la tesi di dottorato sui bambini zingari (recentemente tradotta in italiano) che Eva Justin sostenne nel 1943 all’Università di Berlino; esso cerca di mostrare come tutti i dati empirici presentati vengano costantemente distorti dalla cornice teorica di una forma di criminologia razzista in competizione con altre espressioni di razzismo nazista. Delineando brevemente i contesti in cui si è sviluppato lo studio di Justin, l’articolo vuole anche attirare l’attenzione sulla pratica diffusissima nella Germania prenazista della sottrazione dei minori sinti e rom alle famiglie da parte dello stato per internarli in istituti o darli in affido/adozione a famiglie di contadini. I dati su tali bambini costituirono la base storica della tesi di Justin, mentre la parte sperimentale del suo lavoro si basava sulle “osservazioni psicologiche” sui bambini di un istituto retto da suore cattoliche, che saranno poi immolati ad Auschwitz nell’agosto 1944.
2019
minori rom e sinti, razzismo nazista, Eva Justin
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/998096
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