Benché descrizione di soggetti pittorici, l’ekphrasis è al tempo stesso molto di più e molto altro. Essa non si limita a ripetere l’esistente, ma pone in essere un processo produttivo volto a far «fuoriuscire» (phrazein ek) un contenuto non insito nella rappresentazione stessa, il quale rimarrebbe altrimenti inaccessibile.3 Il « gurare tramite parole » permette infatti di visualizzare immagini meglio e di più di quanto non avverrebbe se ci si limitasse a una pedissequa riproposizione di quelle immagini. Non solo: può benissimo darsi il caso che le immagini gurativamente descritte siano ttizie (come ad esempio lo Scudo di Achille o la Pinacoteca di Filostrato), non esistere nella realtà, e tuttavia, paradossalmente, acquisire proprio grazie all’ekphrasis una nuova realtà, più vivida e potente di qualsiasi fenomeno dato nel mondo empirico. Se, come scrive Luciano, Omero fu il più grande pittore greco, più grande persino di Eufranore e Apelle (Immagini ##, 8), ciò fu possibile perché egli non diede luogo a una scialba riproduzione della realtà, ma dipinse i suoi poemi, permettendo ai suoi lettori di vedere ciò che egli stesso non vedeva (Cicerone, Tuscolane ', 114).

Ekphrasis ed enargeia. Figurare tramite parole e dire tramite immagini

Stavru, Alessandro
2013-01-01

Abstract

Benché descrizione di soggetti pittorici, l’ekphrasis è al tempo stesso molto di più e molto altro. Essa non si limita a ripetere l’esistente, ma pone in essere un processo produttivo volto a far «fuoriuscire» (phrazein ek) un contenuto non insito nella rappresentazione stessa, il quale rimarrebbe altrimenti inaccessibile.3 Il « gurare tramite parole » permette infatti di visualizzare immagini meglio e di più di quanto non avverrebbe se ci si limitasse a una pedissequa riproposizione di quelle immagini. Non solo: può benissimo darsi il caso che le immagini gurativamente descritte siano ttizie (come ad esempio lo Scudo di Achille o la Pinacoteca di Filostrato), non esistere nella realtà, e tuttavia, paradossalmente, acquisire proprio grazie all’ekphrasis una nuova realtà, più vivida e potente di qualsiasi fenomeno dato nel mondo empirico. Se, come scrive Luciano, Omero fu il più grande pittore greco, più grande persino di Eufranore e Apelle (Immagini ##, 8), ciò fu possibile perché egli non diede luogo a una scialba riproduzione della realtà, ma dipinse i suoi poemi, permettendo ai suoi lettori di vedere ciò che egli stesso non vedeva (Cicerone, Tuscolane ', 114).
2013
ekphrasis, enargeia, illusione, realtà, persuasione
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