L’articolo esamina il dramma The Woman in Black di Stephen Mallatratt (1987), mettendolo a confronto con il romanzo omonimo di Susan Hill (1983) da cui deriva. L’articolo analizza i procedimenti specificamente teatrali di realizzazione dell’orrore, che fanno del dramma un’opera più originale della tradizionale ghost story che ne è all’origine. In particolare viene sottolineata la ritrovata continuità tra performance teatrale e azione rituale, che espone la scena all’irruzione del soprannaturale.
Una forma d'orrore specificamente teatrale: The Woman in Black
Nicola Pasqualicchio
2018-01-01
Abstract
L’articolo esamina il dramma The Woman in Black di Stephen Mallatratt (1987), mettendolo a confronto con il romanzo omonimo di Susan Hill (1983) da cui deriva. L’articolo analizza i procedimenti specificamente teatrali di realizzazione dell’orrore, che fanno del dramma un’opera più originale della tradizionale ghost story che ne è all’origine. In particolare viene sottolineata la ritrovata continuità tra performance teatrale e azione rituale, che espone la scena all’irruzione del soprannaturale.File in questo prodotto:
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