Sulla base di notizie ricavate in gran parte dal carteggio tra Edward Gordon Craig e lo scrittore veronese Danilo Lebrecht (in arte Lorenzo Montano), l’articolo ricostruisce alcuni aspetti poco noti della vita di Craig nei primi anni trascorsi a Rapallo (1918-1920). Sono anni di profonda irrequietezza, in cui il regista inglese è ancora caricato psicologicamente dall’esperienza della scuola fiorentina e ricco di idee e progetti, sia teatrali che editoriali, ma nello stesso tempo angosciato di non riuscire a trovare le condizioni pratiche per svilupparli in modo completo e duraturo. La crescente passione per la grande tradizione teatrale italiana lo sta tra l’altro convincendo dell’opportunità di continuare a risiedere nella penisola e di eleggerla definitivamente a propria patria artistica. Le lettere di Craig di questo periodo gettano una luce importante sulle ragioni dello scacco di questo proposito, e in particolare sui falliti tentativi di far ripartire la scuola di teatro a Roma, oltre a restituirci il ritratto psicologico di un uomo profondamente sofferente per il forzato prolungarsi della propria inattività teatrale
Titolo: | Tra Roma e Rapallo: Craig 1918-1920. |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/992726 |
Appare nelle tipologie: | 01.01 Articolo in Rivista |