I dati Istat attestano, di fatto, la natura strutturale del cambiamento socio-demografico in senso multiculturale della popolazione italiana, tanto che oggi il 62% di bambini con background migrante è nato in Italia. Queste famiglie hanno scelto di progettare qui il loro futuro. Ma quale può essere questo futuro? Un futuro di riconoscimento fatto di molteplici appartenenze? Oppure un futuro di marginalità, esclusione, e/o assoggettamento? Nel nostro paese i dati statistici italiani mostrano evidenti ritardi nei percorsi scolastici degli studenti con background migrante a livello sia nazionale sia locale. Nel tentativo di sostenere i processi identitari e di inclusione dei bambini e delle bambine di seconda generazione (bambini/e nati/e in Italia da genitori stranieri - 2.0) è in atto un progetto di ricerca-azione condotto da un team interdisciplinare di docenti e tutor di scienze della formazione primaria in servizio presso l’università di Verona, in collaborazione con docenti di scuola primaria in servizio presso plessi scolastici ad alta densità migratoria. Le principali linee di ricerca-azione sono le seguenti: i. indagare e sostenere i processi identitari e d’inclusione dei bambini/e 2G prestando particolare attenzione al ruolo svolto dalle competenze linguistiche (L1 e L2); ii. sostenere i processi d’apprendimento linguistico di questi bambini/e (L2); iii. potenziare e/o promuovere le competenze interculturali dei docenti di scuola primaria. Sono state individuate come classi significative le classi II, III e V della scuola primaria. Alla proposta hanno aderito dirigenti e docenti di 4 istituti comprensivi di Verona, una tra le prime dieci città in Italia per densità multiculturale della popolazione scolastica.. Si è adottato un approccio metodologico misto. L’analisi dei dati raccolti nella prima fase della ricerca-azione, sembra documentare la presenza di processi di inclusione sociale molto deboli. Sebbene la scuola dell’infanzia e la scuola primaria rappresentino gli ordini del sistema scolastico italiano in cui è più forte la presenza e il coinvolgimento parentale nel processo educativo e di istruzione dei figli e in cui i rapporti con il personale docente sono più significativi e costanti, i dati mostrano una scarsissima presenza di rapporti interetnici.

Genitori "non nativi" e sistema scolastico italiano

Paola Dusi
;
2018-01-01

Abstract

I dati Istat attestano, di fatto, la natura strutturale del cambiamento socio-demografico in senso multiculturale della popolazione italiana, tanto che oggi il 62% di bambini con background migrante è nato in Italia. Queste famiglie hanno scelto di progettare qui il loro futuro. Ma quale può essere questo futuro? Un futuro di riconoscimento fatto di molteplici appartenenze? Oppure un futuro di marginalità, esclusione, e/o assoggettamento? Nel nostro paese i dati statistici italiani mostrano evidenti ritardi nei percorsi scolastici degli studenti con background migrante a livello sia nazionale sia locale. Nel tentativo di sostenere i processi identitari e di inclusione dei bambini e delle bambine di seconda generazione (bambini/e nati/e in Italia da genitori stranieri - 2.0) è in atto un progetto di ricerca-azione condotto da un team interdisciplinare di docenti e tutor di scienze della formazione primaria in servizio presso l’università di Verona, in collaborazione con docenti di scuola primaria in servizio presso plessi scolastici ad alta densità migratoria. Le principali linee di ricerca-azione sono le seguenti: i. indagare e sostenere i processi identitari e d’inclusione dei bambini/e 2G prestando particolare attenzione al ruolo svolto dalle competenze linguistiche (L1 e L2); ii. sostenere i processi d’apprendimento linguistico di questi bambini/e (L2); iii. potenziare e/o promuovere le competenze interculturali dei docenti di scuola primaria. Sono state individuate come classi significative le classi II, III e V della scuola primaria. Alla proposta hanno aderito dirigenti e docenti di 4 istituti comprensivi di Verona, una tra le prime dieci città in Italia per densità multiculturale della popolazione scolastica.. Si è adottato un approccio metodologico misto. L’analisi dei dati raccolti nella prima fase della ricerca-azione, sembra documentare la presenza di processi di inclusione sociale molto deboli. Sebbene la scuola dell’infanzia e la scuola primaria rappresentino gli ordini del sistema scolastico italiano in cui è più forte la presenza e il coinvolgimento parentale nel processo educativo e di istruzione dei figli e in cui i rapporti con il personale docente sono più significativi e costanti, i dati mostrano una scarsissima presenza di rapporti interetnici.
2018
successo scolastico, inclusione sociale; processi identitari di bambini con background migrante; rapporti inter-etnici.
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