In molte strutture sanitarie, la riduzione dei tempi di cambio paziente in sala operatoria è un tema molto importante. Questa innovativa ricerca, fra le prime nel sue genere, condotta tramite la metodologia dell’action research, vuole analizzare come i tempi di changeover possano essere migliorati tramite l’utilizzo dello SMED (Single Minute Exchange of Die), un metodo per ridurre gli sprechi nei processi di set-up. La ricerca è stata sviluppata nell’ambito di una sala operatoria della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. La metodologia deriva dal lean thinking giapponese ed è particolarmente utilizzata nel mondo manifatturiero; l’obiettivo è quello di ridurre il più possibile i tempi per passare da un intervento chirurgico al successivo (tempo di set-up). I risultati dimostrano che il tempo di cambio è stato ridotto significativamente, così come la variabilità tra un paziente e il successivo, seguendo alcuni principi base: l’identificazione delle attività esterne e di quelle interne, l’analisi di ciascuna attività, ricerca di soluzioni a basso costo di realizzo e riduzione del tempo di cambio. Il progetto, dal punto di vista delle performance, ha portato a un abbattimento dei tempi di cambio paziente nonché a una riduzione degli interventi rinviati e di quelli conclusi oltre l’orario di chiusura previsto. Ma l’aspetto più importante è forse quello del miglioramento organizzativo apportato.
Applicazione della metodologia SMED per il miglioramento delle operations nelle sale operatorie. Il caso Azienda Ospedaliera Universitaria Senese
CHIARINI, Andrea;
2016-01-01
Abstract
In molte strutture sanitarie, la riduzione dei tempi di cambio paziente in sala operatoria è un tema molto importante. Questa innovativa ricerca, fra le prime nel sue genere, condotta tramite la metodologia dell’action research, vuole analizzare come i tempi di changeover possano essere migliorati tramite l’utilizzo dello SMED (Single Minute Exchange of Die), un metodo per ridurre gli sprechi nei processi di set-up. La ricerca è stata sviluppata nell’ambito di una sala operatoria della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. La metodologia deriva dal lean thinking giapponese ed è particolarmente utilizzata nel mondo manifatturiero; l’obiettivo è quello di ridurre il più possibile i tempi per passare da un intervento chirurgico al successivo (tempo di set-up). I risultati dimostrano che il tempo di cambio è stato ridotto significativamente, così come la variabilità tra un paziente e il successivo, seguendo alcuni principi base: l’identificazione delle attività esterne e di quelle interne, l’analisi di ciascuna attività, ricerca di soluzioni a basso costo di realizzo e riduzione del tempo di cambio. Il progetto, dal punto di vista delle performance, ha portato a un abbattimento dei tempi di cambio paziente nonché a una riduzione degli interventi rinviati e di quelli conclusi oltre l’orario di chiusura previsto. Ma l’aspetto più importante è forse quello del miglioramento organizzativo apportato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.