Il modo in cui si progettano gli spazi e gli oggetti dell’interazione tra scuole e famiglie costituisce lo specchio di un’ecologia sociale più ampia. Il panorama sociale contemporaneo è caratterizzato da una crescente pluralizzazione e diversificazione delle configurazioni familiari. In particolare, la presenza nei contesti educativi di persone e famiglie LGBT scardina un insieme di impliciti e di aspettative sulla genitorialità e i ruoli di genere. A fronte di questi mutamenti e della necessità di promuovere un ambiente di apprendimento capace di accogliere il bambino e i suoi adulti di riferimento primari come attori partecipi e integrati nella comunità scolastica, come si configura un approccio inclusivo delle diversità familiari? A partire da una ricerca etnografica effettuata presso 5 scuole (2 scuole dell’infanzia, 3 scuole primarie) della Bay Area (California), l’articolo esamina le logiche, le teorie e i modelli sottostanti agli approcci educativi definiti “LGBT-inclusive”, diffusamente adottati negli USA, e la loro interazione con le politiche scolastiche orientate a contrastare la discriminazione in tutte le sue forme (basata su genere, nazionalità, etnicità, religione, appartenenza familiare, età, abilità). La ricerca sul campo ha utilizzato in modo combinato diversi metodi qualitativi: osservazione in classe e in altri contesti chiave del lavoro tra scuola e famiglie (eventi della scuola, assemblee, diversity committee), analisi della documentazione scolastica e intervi-ste con dirigenti, insegnanti e genitori LGBT. L’analisi dei dati ha messo in evidenza i modi in cui politica e orga-nizzazione scolastica, lavoro di comunità con i genitori, modalità di interazione tra famiglie e personale della scuola, e pratiche didattiche d’aula concorrono alla costruzione di un curricolo inclusivo
Accogliere le diversità familiari, sessuali, di genere. Una ricerca sugli approcci LGBT-inclusive nelle scuole californiane
Chiara Sità
2018-01-01
Abstract
Il modo in cui si progettano gli spazi e gli oggetti dell’interazione tra scuole e famiglie costituisce lo specchio di un’ecologia sociale più ampia. Il panorama sociale contemporaneo è caratterizzato da una crescente pluralizzazione e diversificazione delle configurazioni familiari. In particolare, la presenza nei contesti educativi di persone e famiglie LGBT scardina un insieme di impliciti e di aspettative sulla genitorialità e i ruoli di genere. A fronte di questi mutamenti e della necessità di promuovere un ambiente di apprendimento capace di accogliere il bambino e i suoi adulti di riferimento primari come attori partecipi e integrati nella comunità scolastica, come si configura un approccio inclusivo delle diversità familiari? A partire da una ricerca etnografica effettuata presso 5 scuole (2 scuole dell’infanzia, 3 scuole primarie) della Bay Area (California), l’articolo esamina le logiche, le teorie e i modelli sottostanti agli approcci educativi definiti “LGBT-inclusive”, diffusamente adottati negli USA, e la loro interazione con le politiche scolastiche orientate a contrastare la discriminazione in tutte le sue forme (basata su genere, nazionalità, etnicità, religione, appartenenza familiare, età, abilità). La ricerca sul campo ha utilizzato in modo combinato diversi metodi qualitativi: osservazione in classe e in altri contesti chiave del lavoro tra scuola e famiglie (eventi della scuola, assemblee, diversity committee), analisi della documentazione scolastica e intervi-ste con dirigenti, insegnanti e genitori LGBT. L’analisi dei dati ha messo in evidenza i modi in cui politica e orga-nizzazione scolastica, lavoro di comunità con i genitori, modalità di interazione tra famiglie e personale della scuola, e pratiche didattiche d’aula concorrono alla costruzione di un curricolo inclusivoFile | Dimensione | Formato | |
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