Background. The World Health Organization (WHO) estimates that depression affects about 121 million people in the world and in terms of years of illness, by the year 2020 could become the second most prevalent disease in the world population after cardiovascular diseases. Second-generation antipsychotics (SGAs) seems to induce remission in depression when added to an antidepressant. Aim. To evaluate the efficacy and safety of SGAs for the treatment of depression. Methods. We searched five bibliographic databases. We assessed the quality of evidence using Cochrane and GRADE criteria. Results. We included 42 RCTs. Where possible, we made a statistical synthesis of results. For efficacy outcomes, in direct comparisons in unipolar and bipolar patients with acute depressive episode, and in unipolar patients who did not respond to previous treatments with antidepressants (non-responders), SGAs gave better results than placebo, moderate to low certainty of evidence. In the comparison with antidepressants, in unipolar and bipolar patients with acute depressive episode the evidence was in favour of SGAs high certainty of evidence; while in the non-responder unipolar patients (the included studies considered only this typology of patients) the evidence was in favour of the antidepressants, low certainty of evidence. For safety outcomes, the results were in favour of placebo for patients with at least one adverse event, and in favour of SGAs for the number of patients with serious adverse events, for both comparisons the certainty of evidence was moderate. Comparing the SGAs with antidepressants, no differences were observed for patients with at least one adverse event, high certainty of evidence; while serious adverse events were less acute in patients treated with SGAs, moderate certainty evidence. The results of direct and indirect comparisons made with the network meta-analysis showed no differences for most of the outcomes considered, not showing a clear superiority of a drug compared to the others. Conclusions. These results showed a moderate effect in favour of SGAs compared to antidepressants in patients, unipolar and bipolar, with a new acute depressive episode and confirm that in patients non-responders, antidepressants may remain more effective.

Introduzione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che la depressione colpisca circa 121 milioni di persone nel mondo e, entro il 2020, potrebbe diventare la seconda più diffusa patologia dopo le malattie cardiovascolari. Gli antipsicotici di seconda generazione (SGA), se associati a farmaci antidepressivi, sono stati segnalati come efficaci nell’indurre la remissione dei sintomi nei pazienti con depressione unipolare o bipolare. Obiettivo. Valutare l’efficacia e la sicurezza degli SGA per il trattamento della depressione. Metodo. Abbiamo eseguito una ricerca sistematica della letteratura in 5 database ed effettuato la valutazione della qualità metodologica utilizzando i criteri della Cochrane e la qualità delle prove utilizzando i criteri GRADE. Risultati. La presente revisione include 42 studi controllati randomizzati (RCT). I risultati sono stati cumulati, ove possibile, in sintesi statistiche. Per gli esiti relativi all’efficacia, nei confronti diretti nei pazienti unipolari e bipolari con episodio depressivo acuto e nei pazienti unipolari non rispondenti a precedenti trattamenti con antidepressivi (non responder), gli SGA davano risultati migliori del placebo, certezza delle prove da moderata a bassa. Nel confronto con gli antidepressivi, nei pazienti unipolari e bipolari con episodio depressivo acuto le prove erano in favore degli SGA con certezza delle prove alta; mentre nei pazienti unipolari non responder (gli studi non includevano pazienti bipolari) le prove erano in favore degli antidepressivi, certezza delle prove bassa. Per gli esiti relativi alla sicurezza, i risultati erano a favore del placebo per quanto attiene ai pazienti con almeno un evento avverso, e in favore degli SGA per il numero di pazienti con eventi avversi gravi, per entrambi i confronti la certezza delle prove era moderata. Confrontando gli SGA con gli antidepressivi, non sono state osservate differenze per quanto riguarda i pazienti con almeno un evento avverso, certezza delle prove alta; mentre gli eventi avversi gravi erano meno frequenti nei pazienti trattati con SGA, certezza delle prove moderata. I risultati dei confronti diretti e indiretti effettuati con la network meta-analisi non hanno rilevato differenze per la maggior parte degli esiti considerati, non evidenziando una chiara superiorità di un farmaco rispetto agli altri. Conclusioni. Questi risultati hanno mostrato un moderato effetto a favore degli SGA rispetto agli antidepressivi nei pazienti, unipolari e bipolari, con un nuovo episodio depressivo acuto e confermano che, nei pazienti non responder, gli antidepressivi possono rimanere più efficaci.

Revisione sistematica per valutare l’efficacia, l’accettabilità e la sicurezza degli antipsicotici di seconda generazione per il trattamento della depressione unipolare e bipolare. [Systematic review to evaluate the efficacy, acceptability and safety of second-generation antipsychotics for the treatment of unipolar and bipolar depression.]

Barbui, Corrado;
2018-01-01

Abstract

Background. The World Health Organization (WHO) estimates that depression affects about 121 million people in the world and in terms of years of illness, by the year 2020 could become the second most prevalent disease in the world population after cardiovascular diseases. Second-generation antipsychotics (SGAs) seems to induce remission in depression when added to an antidepressant. Aim. To evaluate the efficacy and safety of SGAs for the treatment of depression. Methods. We searched five bibliographic databases. We assessed the quality of evidence using Cochrane and GRADE criteria. Results. We included 42 RCTs. Where possible, we made a statistical synthesis of results. For efficacy outcomes, in direct comparisons in unipolar and bipolar patients with acute depressive episode, and in unipolar patients who did not respond to previous treatments with antidepressants (non-responders), SGAs gave better results than placebo, moderate to low certainty of evidence. In the comparison with antidepressants, in unipolar and bipolar patients with acute depressive episode the evidence was in favour of SGAs high certainty of evidence; while in the non-responder unipolar patients (the included studies considered only this typology of patients) the evidence was in favour of the antidepressants, low certainty of evidence. For safety outcomes, the results were in favour of placebo for patients with at least one adverse event, and in favour of SGAs for the number of patients with serious adverse events, for both comparisons the certainty of evidence was moderate. Comparing the SGAs with antidepressants, no differences were observed for patients with at least one adverse event, high certainty of evidence; while serious adverse events were less acute in patients treated with SGAs, moderate certainty evidence. The results of direct and indirect comparisons made with the network meta-analysis showed no differences for most of the outcomes considered, not showing a clear superiority of a drug compared to the others. Conclusions. These results showed a moderate effect in favour of SGAs compared to antidepressants in patients, unipolar and bipolar, with a new acute depressive episode and confirm that in patients non-responders, antidepressants may remain more effective.
2018
Depression; GRADE; network meta-analysis; second generation antipsychotics
Antipsicotici di seconda generazione; depressione; GRADE; network meta-analisi.
Introduzione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che la depressione colpisca circa 121 milioni di persone nel mondo e, entro il 2020, potrebbe diventare la seconda più diffusa patologia dopo le malattie cardiovascolari. Gli antipsicotici di seconda generazione (SGA), se associati a farmaci antidepressivi, sono stati segnalati come efficaci nell’indurre la remissione dei sintomi nei pazienti con depressione unipolare o bipolare. Obiettivo. Valutare l’efficacia e la sicurezza degli SGA per il trattamento della depressione. Metodo. Abbiamo eseguito una ricerca sistematica della letteratura in 5 database ed effettuato la valutazione della qualità metodologica utilizzando i criteri della Cochrane e la qualità delle prove utilizzando i criteri GRADE. Risultati. La presente revisione include 42 studi controllati randomizzati (RCT). I risultati sono stati cumulati, ove possibile, in sintesi statistiche. Per gli esiti relativi all’efficacia, nei confronti diretti nei pazienti unipolari e bipolari con episodio depressivo acuto e nei pazienti unipolari non rispondenti a precedenti trattamenti con antidepressivi (non responder), gli SGA davano risultati migliori del placebo, certezza delle prove da moderata a bassa. Nel confronto con gli antidepressivi, nei pazienti unipolari e bipolari con episodio depressivo acuto le prove erano in favore degli SGA con certezza delle prove alta; mentre nei pazienti unipolari non responder (gli studi non includevano pazienti bipolari) le prove erano in favore degli antidepressivi, certezza delle prove bassa. Per gli esiti relativi alla sicurezza, i risultati erano a favore del placebo per quanto attiene ai pazienti con almeno un evento avverso, e in favore degli SGA per il numero di pazienti con eventi avversi gravi, per entrambi i confronti la certezza delle prove era moderata. Confrontando gli SGA con gli antidepressivi, non sono state osservate differenze per quanto riguarda i pazienti con almeno un evento avverso, certezza delle prove alta; mentre gli eventi avversi gravi erano meno frequenti nei pazienti trattati con SGA, certezza delle prove moderata. I risultati dei confronti diretti e indiretti effettuati con la network meta-analisi non hanno rilevato differenze per la maggior parte degli esiti considerati, non evidenziando una chiara superiorità di un farmaco rispetto agli altri. Conclusioni. Questi risultati hanno mostrato un moderato effetto a favore degli SGA rispetto agli antidepressivi nei pazienti, unipolari e bipolari, con un nuovo episodio depressivo acuto e confermano che, nei pazienti non responder, gli antidepressivi possono rimanere più efficaci.
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