In un appunto per il corso sulla passività Merleau-Ponty ha annotato un inconsueto pensiero sulla natura del sogno come eco. Tra veglia e sonno, ma anche tra sogno e veglia, quest’eco non smetterebbe di strutturare sulla sua riverberazione l’intera nostra vita psichica, costruendo ponti tra dimensioni che la lingua solitamente separa. Il sogno sarebbe dunque l’evento di un’eco singolare, ogni volta unica. Da qui l’idea di Merleau-Ponty di fare proprio di questa eco l’alleato per la comprensione del sogno, disegno teorico che trasforma tanto le nozioni di comprensione e di ermeneutica psichica, quanto la rappresentazione che della voce e del suono diamo abitualmente.

Merleau-Ponty's Echo

SOLLA, Gianluca
2016-01-01

Abstract

In un appunto per il corso sulla passività Merleau-Ponty ha annotato un inconsueto pensiero sulla natura del sogno come eco. Tra veglia e sonno, ma anche tra sogno e veglia, quest’eco non smetterebbe di strutturare sulla sua riverberazione l’intera nostra vita psichica, costruendo ponti tra dimensioni che la lingua solitamente separa. Il sogno sarebbe dunque l’evento di un’eco singolare, ogni volta unica. Da qui l’idea di Merleau-Ponty di fare proprio di questa eco l’alleato per la comprensione del sogno, disegno teorico che trasforma tanto le nozioni di comprensione e di ermeneutica psichica, quanto la rappresentazione che della voce e del suono diamo abitualmente.
2016
Eco, Filosofia, Sogno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/966466
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