In questo ponderoso volume di 552 pagine, articolato in 16 capitoli, lo storico roveretano Diego Leoni indaga le «molte guerre» (p. 89) che, nei frastagliati e impervi scenari delle Alpi orientali contese tra Italia e Austria-Ungheria, videro contrapporsi i soldati di ambo gli eserciti, costretti a fare i conti con un nemico comune: una natura insidiosa e ostile. Se il tributo di sangue pagato dai combattenti inviati sul fronte di montagna – vittime più del clima rigido, delle malattie e delle valanghe che di scontri con armi da fuoco, di bombardamenti e di esplosioni di mine – fu senza dubbio considerevole, a sopportare disagi materiali e pesanti sofferenze furono anche le popolazioni alpine, costrette ad un esodo forzato dalle zone di guerra. Leoni rende bene la pluralità di esperienze di militari e civili portando all’attenzione del lettore un vasto repertorio di testimonianze epistolari, diaristiche e memorialistiche – frutto dello sforzo scrittorio di soldati, lavoratori militarizzati, prigionieri di guerra e profughi – oggi edite o conservate nell’Archivio della scrittura popolare del Museo storico del Trentino.
D. Leoni, La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna, 1915-1918.
Zaffonato, Andrea
2016-01-01
Abstract
In questo ponderoso volume di 552 pagine, articolato in 16 capitoli, lo storico roveretano Diego Leoni indaga le «molte guerre» (p. 89) che, nei frastagliati e impervi scenari delle Alpi orientali contese tra Italia e Austria-Ungheria, videro contrapporsi i soldati di ambo gli eserciti, costretti a fare i conti con un nemico comune: una natura insidiosa e ostile. Se il tributo di sangue pagato dai combattenti inviati sul fronte di montagna – vittime più del clima rigido, delle malattie e delle valanghe che di scontri con armi da fuoco, di bombardamenti e di esplosioni di mine – fu senza dubbio considerevole, a sopportare disagi materiali e pesanti sofferenze furono anche le popolazioni alpine, costrette ad un esodo forzato dalle zone di guerra. Leoni rende bene la pluralità di esperienze di militari e civili portando all’attenzione del lettore un vasto repertorio di testimonianze epistolari, diaristiche e memorialistiche – frutto dello sforzo scrittorio di soldati, lavoratori militarizzati, prigionieri di guerra e profughi – oggi edite o conservate nell’Archivio della scrittura popolare del Museo storico del Trentino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.