Grounded in a phenomenological perspective this thesis explores the dwelling dimension in terms of interaction between social actors and post-industrial urban landscape of Marghera, Venice mainland inland. Here the industrial legacy consists of a sort of company town, splitted into a vast discarded and polluted industrial area, and a garden city. From the 2000s industrial discard brought along the necessity to reclaim brownfields, economic reorganisation and urban regeneration. Grounded on ethnographic fieldwork this thesis explores the urban regeneration issue in terms of social construction of landscape. I make this from a historical point of view, and through two recent case studies. At the macroscale of the industrial area I examine the Palais Lumière project, presented in 2012: it consisted of a vertical city of 260 mt. with a breathtaking view on Venice lagoon; at the microscale of the garden city, I deal with the Emmer park renewal project, ongoing between 2013 and 2015. These projects, though very different in aim and scale, express the emerging phenomenon of the so-called Do It Yourself City from dwellers’ point of view, and in this sense they can be considered as the affirmation of a renewed right to the city.

Fondata su una prospettiva fenomenologica questa tesi esplora la dimensione dell’abitare quotidiano nei termini dell’interazione tra attori sociali e paesaggio urbano post industriale nel contesto di Marghera, terraferma di Venezia. Qui, il lascito dell’epoca industriale consiste in una sorta di company town, divisa tra una vasta area dismessa inquinata e una città giardino. La dismissione industriale, a partire dagli anni Duemila, porta con sé la necessità di bonifiche, riconversione economica e rigenerazione urbana. Fondata su una ricerca di campo di tipo etnografico questa tesi esplora il tema della rigenerazione urbana della periferia industriale in termini di costruzione sociale del paesaggio dal punto di vista degli abitanti, in chiave storica e, con riferimento al contesto attuale, attraverso due casi studio. Alla scala macro delle aree industriali il progetto del Palais Lumière, progetto presentato nel 2012 per una città verticale di 260 metri con vista mozzafiato sulla Venezia storica; alla scala micro del quartiere urbano, il progetto di recupero del parco Emmer tra il 2013 e il 2015. Questi due progetti, sebbene molto differenti tra loro per scopo e impatto, sono espressione del fenomeno emergente della così detta Do It Yourself city da parte degli abitanti, e possono quindi essere considerate come l’affermazione di un rinnovato diritto alla città.

Porto delle nebbie e luoghi chimici. Marghera, etnografia della città post industriale.

Bonello, Valentina
2017-01-01

Abstract

Grounded in a phenomenological perspective this thesis explores the dwelling dimension in terms of interaction between social actors and post-industrial urban landscape of Marghera, Venice mainland inland. Here the industrial legacy consists of a sort of company town, splitted into a vast discarded and polluted industrial area, and a garden city. From the 2000s industrial discard brought along the necessity to reclaim brownfields, economic reorganisation and urban regeneration. Grounded on ethnographic fieldwork this thesis explores the urban regeneration issue in terms of social construction of landscape. I make this from a historical point of view, and through two recent case studies. At the macroscale of the industrial area I examine the Palais Lumière project, presented in 2012: it consisted of a vertical city of 260 mt. with a breathtaking view on Venice lagoon; at the microscale of the garden city, I deal with the Emmer park renewal project, ongoing between 2013 and 2015. These projects, though very different in aim and scale, express the emerging phenomenon of the so-called Do It Yourself City from dwellers’ point of view, and in this sense they can be considered as the affirmation of a renewed right to the city.
2017
Antropologia Urbana, Etnografia, Paesaggio, Marghera, Città Post Industriale
Urban Anthropology, Ethnography, Landscape, Marghera, Post-Industrial City
Fondata su una prospettiva fenomenologica questa tesi esplora la dimensione dell’abitare quotidiano nei termini dell’interazione tra attori sociali e paesaggio urbano post industriale nel contesto di Marghera, terraferma di Venezia. Qui, il lascito dell’epoca industriale consiste in una sorta di company town, divisa tra una vasta area dismessa inquinata e una città giardino. La dismissione industriale, a partire dagli anni Duemila, porta con sé la necessità di bonifiche, riconversione economica e rigenerazione urbana. Fondata su una ricerca di campo di tipo etnografico questa tesi esplora il tema della rigenerazione urbana della periferia industriale in termini di costruzione sociale del paesaggio dal punto di vista degli abitanti, in chiave storica e, con riferimento al contesto attuale, attraverso due casi studio. Alla scala macro delle aree industriali il progetto del Palais Lumière, progetto presentato nel 2012 per una città verticale di 260 metri con vista mozzafiato sulla Venezia storica; alla scala micro del quartiere urbano, il progetto di recupero del parco Emmer tra il 2013 e il 2015. Questi due progetti, sebbene molto differenti tra loro per scopo e impatto, sono espressione del fenomeno emergente della così detta Do It Yourself city da parte degli abitanti, e possono quindi essere considerate come l’affermazione di un rinnovato diritto alla città.
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