Lo studio passa in rassegna le principali testimonianze della Grande Guerra, nell'ambito della letteratura italiana, mettendo in evidenza i ricordi della poesia e del mito antichi. Dai pensosi riferimenti agli eroi di Omero di Lussu («Un anno sul'Altipiano»), di Stuparich («Colloqui con mio fratello») e di Alvaro («Venti anni»), si passa al vitalismo di scrittori come Comisso (che in una pagina di «Giorni di guerra» riprende le «Nuvole» di Aristofane) e l'«Ulisside» D'Annunzio. L'articolo si occupa poi del Virgilio di Gadda («Giornale di guerra e prigionia») e dell'Eschilo di Soffici («Kobilek») e si chiude con alcune considerazioni sulla poesia-diario di Rebora e di Ungaretti.
In trincea con gli antichi. Ricordi dei classici nei diari e nelle testimonianze della Grande Guerra
SANDRINI, Giuseppe
2016-01-01
Abstract
Lo studio passa in rassegna le principali testimonianze della Grande Guerra, nell'ambito della letteratura italiana, mettendo in evidenza i ricordi della poesia e del mito antichi. Dai pensosi riferimenti agli eroi di Omero di Lussu («Un anno sul'Altipiano»), di Stuparich («Colloqui con mio fratello») e di Alvaro («Venti anni»), si passa al vitalismo di scrittori come Comisso (che in una pagina di «Giorni di guerra» riprende le «Nuvole» di Aristofane) e l'«Ulisside» D'Annunzio. L'articolo si occupa poi del Virgilio di Gadda («Giornale di guerra e prigionia») e dell'Eschilo di Soffici («Kobilek») e si chiude con alcune considerazioni sulla poesia-diario di Rebora e di Ungaretti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.