Recensione ad un libro che porta in primo piano l'esigenza di un'interpretazione che sia in grado di collegare le linee di tendenza – politiche, commerciali, religiose, personali – che nel periodo tra la caduta di Costantinopoli, nel 1453, e la vittoria di Lepanto, nel 1571, hanno visto un frequente «Appello al Turco», espressione da intendersi alla lettera quale «la facilità con cui i cristiani ricorrevano ai turchi per risolvere i loro più disparati problemi, sia politici che personali» (p. 10). L'A. lo fa attraverso l'accurata disanima di vari «casi», episodi esemplari di uno spazio temporale coincidente con la parabola del Rinascimento, ma anche di particolare interesse ognuno nel proprio specifico.
Recensione a Giovanni Ricci, Appello al Turco. I confini infranti del Rinascimento
Benedettini, Riccardo
2016-01-01
Abstract
Recensione ad un libro che porta in primo piano l'esigenza di un'interpretazione che sia in grado di collegare le linee di tendenza – politiche, commerciali, religiose, personali – che nel periodo tra la caduta di Costantinopoli, nel 1453, e la vittoria di Lepanto, nel 1571, hanno visto un frequente «Appello al Turco», espressione da intendersi alla lettera quale «la facilità con cui i cristiani ricorrevano ai turchi per risolvere i loro più disparati problemi, sia politici che personali» (p. 10). L'A. lo fa attraverso l'accurata disanima di vari «casi», episodi esemplari di uno spazio temporale coincidente con la parabola del Rinascimento, ma anche di particolare interesse ognuno nel proprio specifico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.