La presenza di sintomatologia dolorosa a livello del distretto di spalla rappresenta una frequente complicanza post ictus, sia in fase acuta e/o cronica. In letteratura viene riportato che dal 22% al 55% dei soggetti con esiti di ictus presenta tale disturbo e ne condiziona negativamente lo stato funzionale del paziente e la qualità di vita. Il meccanismo patogenetico della spalla dolorosa nel paziente emiplegico è multifattoriale e dal punto di vista prognostico, è importante che vi sia un corretto approccio integrato da parte sia del terapista della riabilitazione, che di tutte le figure (sanitarie e non). Sebbene la spalla dolorosa abbia un impatto socio-economico significativo, in letteratura ci sono dati contrastanti per quanto riguarda la gestione nella pratica clinica. Lo scopo del presente studio è descrivere l’efficacia di un trattamento combinato (trattamento convenzionale da parte del terapista, TENS, elettroagopuntura) sulla riduzione del dolore e conseguente miglioramento della qualità di vita. G. G., di 63 anni, affetto da emiparesi sinistra da ictus emorragico capsulo-lenticolare destro, successivamente al periodo di ricovero in Stroke Unit, è stato accolto presso la nostra UOC di Riabilitazione (all’ingresso in reparto NIHSS pari a 16). Dall’ingresso in reparto e 7 giorni dall’episodio ictale, è comparsa una sindrome dolorosa spalla-mano. Il paziente ha lamentato dolore alla spalla emiplegica (Numeric Rating Scale NRS 8/10) con impaccio nella gestione quotidiana delle ADL e compromissione del sonno. Per le successive 8 settimane è stato eseguito un programma di trattamento integrato: nelle prime 4 settimane il paziente è stato sottoposto a fisiochinesiterapia quotidiana con esercizi passivi ed attiviassistiti da parte del terapista (2 volte/die), igiene posturale ed elettroterapia antalgica quotidiana (TENS). Nelle successive 4 settimane, al trattamento sopradescritto si è inoltre associato il trattamento di elettroagopuntura (2 sedute/settimana). Per quest’ultima tecnica sono stati seguiti i seguenti parametri: frequenza di stimolazione 3-5 Hz; punti di agopuntura utilizzati 4 grosso intestino (GI) collegato con 11 GI, e 9 intestino tenue (IT) con 15 GI. Tali punti vengono disposti nell’emisoma controlaterale al lato plegico. Per il controllo farmacologico del dolore il paziente ha assunto Paracetamolo al bisogno. Il dolore è stato valutato mediante l’utilizzo della scala NRS con cadenza settimanale ed è stato monitorato la quantità di analgesici assunti/die. Nelle prime 4 settimane di trattamento il dolore riferito alla scala NRS si è mantenuto con un valore medio di 6,75 (rispettivamente 7 alla fine della prima, seconda e terza settimana di trattamento, 6 al termine della quarta). Nelle successive quattro settimane, con l’integrazione dell’elettroagopuntura, si è assistito ad un miglioramento significativo del dolore riferito dal soggetto (valore medio di NRS pari a 3). Si è inoltre osservato una riduzione complessiva del numero di analgesici assunti. Il soggetto ha riferito minor difficoltà nell’esecuzione di ADL richiedenti l’arto superiore affetto; alla dimissione il dolore riportato è stato di NRS pari a 2. L’approccio integrato, con trattamenti convenzionali e non, si è dimostrato efficace nel ridurre la sintomatologia dolorosa di spalla e nel migliorare la qualità di vita dei soggetti affetti a ictus; in particolare l’elettroagopuntura sembra aver apportato una riduzione significativa del dolore. Questo può avere implicazioni nella ricerca in campo riabilitativo, ponendo attenzione a tale disturbo invalidante che limita la partecipazione e l’esecuzione delle attività quotidiane dei soggetti.
IL RUOLO DEL TRATTAMENTO INTEGRATO IN SOGGETTI AFFETTI DA ESITI DI ICTUS CEREBRALE: L’ESPERIENZA DI UN CASE REPORT DI TRATTAMENTO PER LA SPALLA DOLOROSA DELL’EMIPLEGICO.
Modenese, Angela;GANDOLFI, MariaLuisa;PICELLI, Alessandro;SMANIA, Nicola
2016-01-01
Abstract
La presenza di sintomatologia dolorosa a livello del distretto di spalla rappresenta una frequente complicanza post ictus, sia in fase acuta e/o cronica. In letteratura viene riportato che dal 22% al 55% dei soggetti con esiti di ictus presenta tale disturbo e ne condiziona negativamente lo stato funzionale del paziente e la qualità di vita. Il meccanismo patogenetico della spalla dolorosa nel paziente emiplegico è multifattoriale e dal punto di vista prognostico, è importante che vi sia un corretto approccio integrato da parte sia del terapista della riabilitazione, che di tutte le figure (sanitarie e non). Sebbene la spalla dolorosa abbia un impatto socio-economico significativo, in letteratura ci sono dati contrastanti per quanto riguarda la gestione nella pratica clinica. Lo scopo del presente studio è descrivere l’efficacia di un trattamento combinato (trattamento convenzionale da parte del terapista, TENS, elettroagopuntura) sulla riduzione del dolore e conseguente miglioramento della qualità di vita. G. G., di 63 anni, affetto da emiparesi sinistra da ictus emorragico capsulo-lenticolare destro, successivamente al periodo di ricovero in Stroke Unit, è stato accolto presso la nostra UOC di Riabilitazione (all’ingresso in reparto NIHSS pari a 16). Dall’ingresso in reparto e 7 giorni dall’episodio ictale, è comparsa una sindrome dolorosa spalla-mano. Il paziente ha lamentato dolore alla spalla emiplegica (Numeric Rating Scale NRS 8/10) con impaccio nella gestione quotidiana delle ADL e compromissione del sonno. Per le successive 8 settimane è stato eseguito un programma di trattamento integrato: nelle prime 4 settimane il paziente è stato sottoposto a fisiochinesiterapia quotidiana con esercizi passivi ed attiviassistiti da parte del terapista (2 volte/die), igiene posturale ed elettroterapia antalgica quotidiana (TENS). Nelle successive 4 settimane, al trattamento sopradescritto si è inoltre associato il trattamento di elettroagopuntura (2 sedute/settimana). Per quest’ultima tecnica sono stati seguiti i seguenti parametri: frequenza di stimolazione 3-5 Hz; punti di agopuntura utilizzati 4 grosso intestino (GI) collegato con 11 GI, e 9 intestino tenue (IT) con 15 GI. Tali punti vengono disposti nell’emisoma controlaterale al lato plegico. Per il controllo farmacologico del dolore il paziente ha assunto Paracetamolo al bisogno. Il dolore è stato valutato mediante l’utilizzo della scala NRS con cadenza settimanale ed è stato monitorato la quantità di analgesici assunti/die. Nelle prime 4 settimane di trattamento il dolore riferito alla scala NRS si è mantenuto con un valore medio di 6,75 (rispettivamente 7 alla fine della prima, seconda e terza settimana di trattamento, 6 al termine della quarta). Nelle successive quattro settimane, con l’integrazione dell’elettroagopuntura, si è assistito ad un miglioramento significativo del dolore riferito dal soggetto (valore medio di NRS pari a 3). Si è inoltre osservato una riduzione complessiva del numero di analgesici assunti. Il soggetto ha riferito minor difficoltà nell’esecuzione di ADL richiedenti l’arto superiore affetto; alla dimissione il dolore riportato è stato di NRS pari a 2. L’approccio integrato, con trattamenti convenzionali e non, si è dimostrato efficace nel ridurre la sintomatologia dolorosa di spalla e nel migliorare la qualità di vita dei soggetti affetti a ictus; in particolare l’elettroagopuntura sembra aver apportato una riduzione significativa del dolore. Questo può avere implicazioni nella ricerca in campo riabilitativo, ponendo attenzione a tale disturbo invalidante che limita la partecipazione e l’esecuzione delle attività quotidiane dei soggetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.