Introduzione - La disfagia è presente in percentuale variabile tra il 29 e l’81% nella prima settimana dopo l’ictus 1 ed espone il paziente a complicanze quali disidratazione, malnutrizione, polmonite ab ingestis.2 I deficit laringei, motori e sensitivi, sono considerati una causa comune di disfagia in seguito ad ictus cerebrale.3 Tuttavia non sono riportati in letteratura studi che indaghino l’influenza dell’aprassia buccofacciale (ABF) sul recupero dalle competenze deglutitorie. L’obiettivo di questo studio è valutare l’influenza dell’ABF nel recupero dalla disfagia in pazienti con ictus cerebrale. Metodi - Lo studio è stato condotto su 36 pazienti con disfagia post ictale, in grado di eseguire ordini semplici, alimentati mediante nutrizione enterale artificiale attraverso sondino naso gastrico, sottoposti a fibrolaringoscopia durante la degenza. Per la valutazione dell’outcome sono stati utilizzati: la Dysphagia Outcome and Severity Scale (DOSS) alla dimissione, la classificazione di Schröter -Morasch per la gravità dell’aspirazione e il numero di giorni di alimentazione artificiale nei primi tre mesi dopo l’ictus. Resultati - L’ABF correla con un punteggio inferiore alla scala DOSS alla dimissione e con una maggiore durata dell’alimentazione artificiale. La presenza di disturbi laringei motori o sensitivi correla con la gravità dell’aspirazione alla fibrolaringoscopia. Conclusione - L’ABF rappresenta un fattore prognostico negativo per il recupero delle competenze deglutitorie in pazienti con disfagia post ictale.

INFLUENZA DELL’APRASSIA BUCCO-FACCIALE SUL RECUPERO DELLA DISFAGIA NEUROGENA: STUDIO SU 36 PAZIENTI CON ESITI DI ICTUS CEREBRALE

GANDOLFI, MariaLuisa;PICELLI, Alessandro;SMANIA, Nicola
2010-01-01

Abstract

Introduzione - La disfagia è presente in percentuale variabile tra il 29 e l’81% nella prima settimana dopo l’ictus 1 ed espone il paziente a complicanze quali disidratazione, malnutrizione, polmonite ab ingestis.2 I deficit laringei, motori e sensitivi, sono considerati una causa comune di disfagia in seguito ad ictus cerebrale.3 Tuttavia non sono riportati in letteratura studi che indaghino l’influenza dell’aprassia buccofacciale (ABF) sul recupero dalle competenze deglutitorie. L’obiettivo di questo studio è valutare l’influenza dell’ABF nel recupero dalla disfagia in pazienti con ictus cerebrale. Metodi - Lo studio è stato condotto su 36 pazienti con disfagia post ictale, in grado di eseguire ordini semplici, alimentati mediante nutrizione enterale artificiale attraverso sondino naso gastrico, sottoposti a fibrolaringoscopia durante la degenza. Per la valutazione dell’outcome sono stati utilizzati: la Dysphagia Outcome and Severity Scale (DOSS) alla dimissione, la classificazione di Schröter -Morasch per la gravità dell’aspirazione e il numero di giorni di alimentazione artificiale nei primi tre mesi dopo l’ictus. Resultati - L’ABF correla con un punteggio inferiore alla scala DOSS alla dimissione e con una maggiore durata dell’alimentazione artificiale. La presenza di disturbi laringei motori o sensitivi correla con la gravità dell’aspirazione alla fibrolaringoscopia. Conclusione - L’ABF rappresenta un fattore prognostico negativo per il recupero delle competenze deglutitorie in pazienti con disfagia post ictale.
2010
Disfagia, ictus, riabilitazione
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