I risultati del presente studio mostrano come un trattamento precoce mediante l’applicazione di un bendaggio occlusivo binoculare, possa migliorare le capacità di esplorazione spaziale in pazienti affetti da NSU in esiti di ictus. L’entità di tale miglioramento è paragonabile a quella del trattamento logopedico tradizionale, anche se, a lungo termine, gli effetti positivi del bendaggio binoculare sembrano essere maggiori. L’analisi dei dati ottenuti ha mostrato, in entrambi i gruppi, un progressivo miglioramento dell’eminegligenza spaziale ad un mese di distanza dall’ictus12-15. Nella pratica clinica quotidiana l’utilizzo del patching binoculare, può presentare importanti vantaggi, infatti è stato generalmente ben tollerato dai pazienti, e si tratta di un trattamento attuabile fin dalla fase acuta dell’ictus, quando il paziente si trova ancora allettato. E’ inoltre possibile ottenere una stimolazione continuativa e prolungata del paziente. L’applicazione dell’eye patching, non richiede la presenza di particolari figure professionali e rende tale approccio riabilitativo estremamente economico, versatile e facilmente eseguibile anche per periodi prolungati. Si può inoltre ipotizzare l’uso di protocolli di trattamento della NSU in cui si uniscono il training convenzionale e l’applicazione di eye-patching, in modo tale da favorire ed accelerare nelle fasi acute di malattia il recupero funzionale del paziente. Dai dati ottenuti da questo studio, si può concludere che gli effetti del bendaggio binoculare a breve termine sono simili a quelli ottenuti con il trattamento logopedico tradizionale, ma già a medio termine compaiono differenze significative. L’esiguità della casistica considerata (13 pazienti) non consente, tuttavia, di trarre giudizi risolutivi sulle questioni considerate nel paziente negligente. Ulteriori studi numericamente più consistenti, randomizzati e controllati, saranno necessari per giungere a conclusioni più certe.
Il trattamento riabilitativo precoce dell’eminegligenza spaziale unilaterale mediante bendaggio binoculare: studio sperimentale su pazienti affetti da ictus cerebrale
GANDOLFI, MariaLuisa;PICELLI, Alessandro;TINAZZI, Michele;SMANIA, Nicola
2008-01-01
Abstract
I risultati del presente studio mostrano come un trattamento precoce mediante l’applicazione di un bendaggio occlusivo binoculare, possa migliorare le capacità di esplorazione spaziale in pazienti affetti da NSU in esiti di ictus. L’entità di tale miglioramento è paragonabile a quella del trattamento logopedico tradizionale, anche se, a lungo termine, gli effetti positivi del bendaggio binoculare sembrano essere maggiori. L’analisi dei dati ottenuti ha mostrato, in entrambi i gruppi, un progressivo miglioramento dell’eminegligenza spaziale ad un mese di distanza dall’ictus12-15. Nella pratica clinica quotidiana l’utilizzo del patching binoculare, può presentare importanti vantaggi, infatti è stato generalmente ben tollerato dai pazienti, e si tratta di un trattamento attuabile fin dalla fase acuta dell’ictus, quando il paziente si trova ancora allettato. E’ inoltre possibile ottenere una stimolazione continuativa e prolungata del paziente. L’applicazione dell’eye patching, non richiede la presenza di particolari figure professionali e rende tale approccio riabilitativo estremamente economico, versatile e facilmente eseguibile anche per periodi prolungati. Si può inoltre ipotizzare l’uso di protocolli di trattamento della NSU in cui si uniscono il training convenzionale e l’applicazione di eye-patching, in modo tale da favorire ed accelerare nelle fasi acute di malattia il recupero funzionale del paziente. Dai dati ottenuti da questo studio, si può concludere che gli effetti del bendaggio binoculare a breve termine sono simili a quelli ottenuti con il trattamento logopedico tradizionale, ma già a medio termine compaiono differenze significative. L’esiguità della casistica considerata (13 pazienti) non consente, tuttavia, di trarre giudizi risolutivi sulle questioni considerate nel paziente negligente. Ulteriori studi numericamente più consistenti, randomizzati e controllati, saranno necessari per giungere a conclusioni più certe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.