I risultati di questo studio evidenziano gli effetti positivi dell’utilizzo di un supporto ortesico del tipo PLS nei pazienti affetti da CMT; infatti, analizzando i parametri spazio-temporali rilevati con il GAITRite system®, risulta che i pazienti valutati hanno ottenuto un miglioramento statisticamente significativo del cammino in termini di velocità e di sicurezza, avvicinandolo globalmente al cammino fisiologico dei soggetti sani. Già l’uso della sola scarpa ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo rispetto al piede nudo: la scarpa, infatti, minimizza la presenza della deformità in cavismo e corregge la supinazione del piede, permettendo l’appoggio dell’intera pianta del piede al suolo. Nel nostro studio si è andati oltre proponendo anche un’ortesi: infatti, il cammino con la scarpa e l’ortesi ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo non solo rispetto al piede nudo, ma anche rispetto alla sola scarpa. La molla, infatti, in primo luogo, mantenendo tra gamba e piede un angolo retto, offre un sostegno all’articolazione tibio-tarsica il cui controllo è deficitario per l’ipostenia muscolare conseguente al danno neurologico: in tal modo, sostiene il piede durante la fase di swing della marcia impedendo alla punta del piede di strisciare sul suolo, migliora la modalità di contatto iniziale del piede al pavimento che non avviene più di punta (a piede nudo) o a tutta pianta (con la scarpa), ma di tallone ed infine migliora la stabilità della fase di appoggio del piede controllando il trasferimento del peso sulle singole parti del piede e facilitando l’avanzamento del corpo durante la fase di completo appoggio. In secondo luogo, per le sue caratteristiche intrinseche, contribuisce alla fase di spinta durante la parte finale dell’appoggio.

Effetti dell’ortesi gamba-piede nei pazienti affetti da malattia di Charcot-Marie-Tooth: analisi strumentale dei parametri spazio-temporali della deambulazione

GANDOLFI, MariaLuisa;FABRIZI, Gian Maria;PICELLI, Alessandro;SMANIA, Nicola
2007-01-01

Abstract

I risultati di questo studio evidenziano gli effetti positivi dell’utilizzo di un supporto ortesico del tipo PLS nei pazienti affetti da CMT; infatti, analizzando i parametri spazio-temporali rilevati con il GAITRite system®, risulta che i pazienti valutati hanno ottenuto un miglioramento statisticamente significativo del cammino in termini di velocità e di sicurezza, avvicinandolo globalmente al cammino fisiologico dei soggetti sani. Già l’uso della sola scarpa ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo rispetto al piede nudo: la scarpa, infatti, minimizza la presenza della deformità in cavismo e corregge la supinazione del piede, permettendo l’appoggio dell’intera pianta del piede al suolo. Nel nostro studio si è andati oltre proponendo anche un’ortesi: infatti, il cammino con la scarpa e l’ortesi ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo non solo rispetto al piede nudo, ma anche rispetto alla sola scarpa. La molla, infatti, in primo luogo, mantenendo tra gamba e piede un angolo retto, offre un sostegno all’articolazione tibio-tarsica il cui controllo è deficitario per l’ipostenia muscolare conseguente al danno neurologico: in tal modo, sostiene il piede durante la fase di swing della marcia impedendo alla punta del piede di strisciare sul suolo, migliora la modalità di contatto iniziale del piede al pavimento che non avviene più di punta (a piede nudo) o a tutta pianta (con la scarpa), ma di tallone ed infine migliora la stabilità della fase di appoggio del piede controllando il trasferimento del peso sulle singole parti del piede e facilitando l’avanzamento del corpo durante la fase di completo appoggio. In secondo luogo, per le sue caratteristiche intrinseche, contribuisce alla fase di spinta durante la parte finale dell’appoggio.
2007
Charcot Marie Tooth, riabilitazione, deambulazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/953486
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