Studies on early leaving from education and training (ELET) have shown a multifaceted outline of measures, intervention strategies and policies. In the understanding of the phenomenon, the measuring methods play a key role. For example, the Eurostat indicator certifies an Italian ELET rate equal to 17%. This value reflects the percentage of the population aged 18-24 with at most lower secondary education and who were not in further education or training during the last four weeks preceding the survey. Instead, if we use the rate of non-completion, the amount reaches a value of 31%, 14 points above the European rate, equal to 1,304,906 young people lost. We believe that this amount is a sign of a structural anomaly of the school system. ELET requires the development of national strategies and policies. Without a systemic approach, it will be almost impossible to reach the 10% threshold fixed by the Europe 2020 strategy. The Council of the European Union along with European Commission have shown the way: the national plans for tackling the ELET should contain a balanced mix of educational measures of prevention, intervention and compensation, applied in a consistent way to the local level. Within the context of European recommendations, the VET can play a significant role when presenting elements of quality and attractiveness.

Gli studi sull’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione hanno restituito un quadro articolato di misure, strategie e politiche d’intervento. Nella comprensione del fenomeno giocano un ruolo chiave, i metodi di misurazione. Ad esempio, l’indicatore europeo certifica che l’Italia ha un tasso di abbandono uguale al 17%. Tale valore corrisponde alla percentuale di 18-24enni aventi un livello di scolarizzazione pari alla secondaria di primo grado e che non frequentavano né percorsi d’istruzione né di formazione nelle quattro settimane precedenti al sondaggio. Invece, se utilizziamo l’indicatore delle mancate iscrizioni, il tasso raggiunge un valore pari a 31%, 14 punti oltre la stima europea, equivalente a 1.304.906 giovani dispersi. Siamo convinti che tale cifra sia il segno di un’anomalia strutturale del sistema scolastico. Questo impone l’elaborazione di strategie e politiche nazionali di contrasto. Senza un approccio sistemico sarà pressoché impossibile raggiungere la soglia del 10% fissata dalla strategia Europa 2020. Il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea hanno indicato la strada: i piani nazionali devono contenere un mix bilanciato di misure educative di prevenzione, intervento e compensazione, coerentemente declinate a livello locale. In questo quadro, l’istruzione e la formazione professionale (IeFP) può giocare un ruolo prioritario laddove presenta elementi di qualità e attrattività.

Giovani dispersi in Europa e in Italia: comprensione del fenomeno e misure di contrasto

Gentile, Maurizio;TACCONI, Giuseppe
2016-01-01

Abstract

Studies on early leaving from education and training (ELET) have shown a multifaceted outline of measures, intervention strategies and policies. In the understanding of the phenomenon, the measuring methods play a key role. For example, the Eurostat indicator certifies an Italian ELET rate equal to 17%. This value reflects the percentage of the population aged 18-24 with at most lower secondary education and who were not in further education or training during the last four weeks preceding the survey. Instead, if we use the rate of non-completion, the amount reaches a value of 31%, 14 points above the European rate, equal to 1,304,906 young people lost. We believe that this amount is a sign of a structural anomaly of the school system. ELET requires the development of national strategies and policies. Without a systemic approach, it will be almost impossible to reach the 10% threshold fixed by the Europe 2020 strategy. The Council of the European Union along with European Commission have shown the way: the national plans for tackling the ELET should contain a balanced mix of educational measures of prevention, intervention and compensation, applied in a consistent way to the local level. Within the context of European recommendations, the VET can play a significant role when presenting elements of quality and attractiveness.
2016
Early school leaving
Measurement methods
Educational strategies
Educational Policies
Metodi di misura
Abbandono scolastico
Strategie educative
Politiche educative
Gli studi sull’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione hanno restituito un quadro articolato di misure, strategie e politiche d’intervento. Nella comprensione del fenomeno giocano un ruolo chiave, i metodi di misurazione. Ad esempio, l’indicatore europeo certifica che l’Italia ha un tasso di abbandono uguale al 17%. Tale valore corrisponde alla percentuale di 18-24enni aventi un livello di scolarizzazione pari alla secondaria di primo grado e che non frequentavano né percorsi d’istruzione né di formazione nelle quattro settimane precedenti al sondaggio. Invece, se utilizziamo l’indicatore delle mancate iscrizioni, il tasso raggiunge un valore pari a 31%, 14 punti oltre la stima europea, equivalente a 1.304.906 giovani dispersi. Siamo convinti che tale cifra sia il segno di un’anomalia strutturale del sistema scolastico. Questo impone l’elaborazione di strategie e politiche nazionali di contrasto. Senza un approccio sistemico sarà pressoché impossibile raggiungere la soglia del 10% fissata dalla strategia Europa 2020. Il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea hanno indicato la strada: i piani nazionali devono contenere un mix bilanciato di misure educative di prevenzione, intervento e compensazione, coerentemente declinate a livello locale. In questo quadro, l’istruzione e la formazione professionale (IeFP) può giocare un ruolo prioritario laddove presenta elementi di qualità e attrattività.
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