ObIettIVO: In questo studio viene utilizzata la coregistrazione fra elettroencefalogramma e risonanza magnetica funzionale (EEG-fMRI) durante movimento del dito della mano destra per valutare la correlazione fra le variazioni dell’attività oscillatoria EEG registrata sullo scalpo e l’effetto blood oxygen level dependent (BOLD) nelle aree motorie. MetOdI: L’EEG è stato acquisito mediante un’ apparecchiatura MR compatibile con un campo magnetico (32 elettrodi) durante acquisizione fMRI all’interno di un magnete da 1.5T. Si sono acquisiti anche il segnale elettromiografico ed elettrocardiografico, utili per la rimozione degli artefatti. Per l’analisi EEG è stato usato l’approccio event-related-power per individuare in quali elettrodi l’esecuzione del movimento produce un decremento di potenza nelle bande alfa e beta (event related desynchronization). Per l’analisi statistica delle immagini è stato usato il metodo del general linear model (GLM). rISuLtatI: Abbiamo trovato una correlazione significativa fra il picco del segnale BOLD e il valore di desincronizzazione negli elettrodi al di sopra della regione di attivazione. CONCLuSIONI: Questo studio mette in evidenza la possibilità di valutare l’attività oscillatoria cerebrale usando uno scanner RM e le variazioni dei segnali EEG ed EMG possono essere utili per trovare le possibili sorgenti di attivazione legate all’effetto BOLD.
Studio dell'attività oscillatoria corticale durante movimento della mano destra: coregistrazione EEG/EMG ed FMRI.
STORTI, Silvia Francesca;GASPARINI, Anna;POZZI MUCELLI, Roberto;FIASCHI, Antonio;
2008-01-01
Abstract
ObIettIVO: In questo studio viene utilizzata la coregistrazione fra elettroencefalogramma e risonanza magnetica funzionale (EEG-fMRI) durante movimento del dito della mano destra per valutare la correlazione fra le variazioni dell’attività oscillatoria EEG registrata sullo scalpo e l’effetto blood oxygen level dependent (BOLD) nelle aree motorie. MetOdI: L’EEG è stato acquisito mediante un’ apparecchiatura MR compatibile con un campo magnetico (32 elettrodi) durante acquisizione fMRI all’interno di un magnete da 1.5T. Si sono acquisiti anche il segnale elettromiografico ed elettrocardiografico, utili per la rimozione degli artefatti. Per l’analisi EEG è stato usato l’approccio event-related-power per individuare in quali elettrodi l’esecuzione del movimento produce un decremento di potenza nelle bande alfa e beta (event related desynchronization). Per l’analisi statistica delle immagini è stato usato il metodo del general linear model (GLM). rISuLtatI: Abbiamo trovato una correlazione significativa fra il picco del segnale BOLD e il valore di desincronizzazione negli elettrodi al di sopra della regione di attivazione. CONCLuSIONI: Questo studio mette in evidenza la possibilità di valutare l’attività oscillatoria cerebrale usando uno scanner RM e le variazioni dei segnali EEG ed EMG possono essere utili per trovare le possibili sorgenti di attivazione legate all’effetto BOLD.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.