La fama di Matilde di Canossa ha travalicato i secoli anche grazie alle sue raffigurazioni. Le prime testimonianze sull’immagine della Grancontessa sono evincibili dai codici medioevali dai quali i disegnatori e gli incisori hanno tratto spunto per preparare le tavole da stampare. Il primo esempio noto di riproduzione libraria della figura di Matilde lo abbiamo nel 1589 nell’edizione del Trattato dell’origine, fatti e costumei e lodi di Matelda di Filippo Giunti. Altre furono le edizioni che seguirono fino ai nostri giorni, ma Matilde è stata rappresentata diversamente a seconda di quanto dovesse testimoniare. Infatti la sua figura è stata riletta durante la Controriforma quando la rappresentazione era di un’indomita guerriera, vero baluardo della Chiesa; poi nel Settecento le sue caratteristiche sono state riprodotte con elementi più femminili e meno ‘virago’. In ogni caso però Matilde non ha mai perso la fama di mito e le immagini che la producono in tal senso hanno svolto una funzione paratestuale che non solo affianca il testo per aiutare il lettore a comprenderlo, ma sono diventate esse stesse testo, utile a conoscere e comprendere la sua grandezza di donna e sovrana.

Le incisioni librarie raccontano Matilde di Canossa

FORMIGA, Federica
2016-01-01

Abstract

La fama di Matilde di Canossa ha travalicato i secoli anche grazie alle sue raffigurazioni. Le prime testimonianze sull’immagine della Grancontessa sono evincibili dai codici medioevali dai quali i disegnatori e gli incisori hanno tratto spunto per preparare le tavole da stampare. Il primo esempio noto di riproduzione libraria della figura di Matilde lo abbiamo nel 1589 nell’edizione del Trattato dell’origine, fatti e costumei e lodi di Matelda di Filippo Giunti. Altre furono le edizioni che seguirono fino ai nostri giorni, ma Matilde è stata rappresentata diversamente a seconda di quanto dovesse testimoniare. Infatti la sua figura è stata riletta durante la Controriforma quando la rappresentazione era di un’indomita guerriera, vero baluardo della Chiesa; poi nel Settecento le sue caratteristiche sono state riprodotte con elementi più femminili e meno ‘virago’. In ogni caso però Matilde non ha mai perso la fama di mito e le immagini che la producono in tal senso hanno svolto una funzione paratestuale che non solo affianca il testo per aiutare il lettore a comprenderlo, ma sono diventate esse stesse testo, utile a conoscere e comprendere la sua grandezza di donna e sovrana.
2016
Matilde di Canossa, incisioni librarie, ritratti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/946461
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