La lesione midollare comporta l’interruzione delle connessioni nervose tra il cervello e il sistema nervoso periferico, con la perdita definitiva di tutte le funzioni motorie e sensoriali sottostanti il livello della lesione. Se il danno è nelle zone cervicali, causa tetraplegia e interessa tutto il corpo al di sotto del collo. La disabilità motoria e sensoriale che ne consegue ha carattere di cronicità e chiede un adattamento alle nuove condizioni di vita, funzionale, ma ancor prima psicologico, relazionale e ambientale. E’ possibile che minime abilità residue possano essere integrate nella vita quotidiana della persona e contribuire alla reinvenzione e risignificazione della sua esistenza? I risultati della ricerca, condotta con metodologie plurali, mostrano che in questa devastante condizione di disabilità è possibile una rinegoziazione, tra contenuti fondanti l’esistenza, in particolare l’immagine di sé e la propria immagine corporea, con le esigenze di un corpo trasformato. Nuovi ritmi, nuove priorità e nuovi oggetti vengono incorporati e la vita quotidiana della persona tetraplegica viene reinventata, con “tattiche” , alla de Certeau, stupefacenti agli occhi delle persone “motoriamente abili”.
La reinvenzione del quotidiano nelle persone con tetraplegia
MORO, Valentina;Scandola, Michele;PIASERE, Leonardo
2014-01-01
Abstract
La lesione midollare comporta l’interruzione delle connessioni nervose tra il cervello e il sistema nervoso periferico, con la perdita definitiva di tutte le funzioni motorie e sensoriali sottostanti il livello della lesione. Se il danno è nelle zone cervicali, causa tetraplegia e interessa tutto il corpo al di sotto del collo. La disabilità motoria e sensoriale che ne consegue ha carattere di cronicità e chiede un adattamento alle nuove condizioni di vita, funzionale, ma ancor prima psicologico, relazionale e ambientale. E’ possibile che minime abilità residue possano essere integrate nella vita quotidiana della persona e contribuire alla reinvenzione e risignificazione della sua esistenza? I risultati della ricerca, condotta con metodologie plurali, mostrano che in questa devastante condizione di disabilità è possibile una rinegoziazione, tra contenuti fondanti l’esistenza, in particolare l’immagine di sé e la propria immagine corporea, con le esigenze di un corpo trasformato. Nuovi ritmi, nuove priorità e nuovi oggetti vengono incorporati e la vita quotidiana della persona tetraplegica viene reinventata, con “tattiche” , alla de Certeau, stupefacenti agli occhi delle persone “motoriamente abili”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.