Se non fosse un paragone azzardato, forse improprio, certamente immodesto, ma comunque efficace, scomoderei Sciascia (e prima ancora i milanesi delle Cinque Giornate) e i suoi «eroi della sesta». Non mi riferisco all’autore, Aldo Cazzullo, alle cui opinioni politiche mi dichiaro educatamente disinteressato e che, in ogni caso, in altre vesti ho apprezzato. Non mi riferisco neppure direttamente alle storie che vengono raccontate; penso piuttosto alla spregiudicata operazione editoriale che accompagna Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza, Rizzoli, 2015 in cui Cazzullo celebra, a modo proprio, il Settantesimo anniversario della Liberazione.
Tra fazione e Nazione. Una storia della resistenza troppo pop.
MIGLIORATI, Lorenzo
2015-01-01
Abstract
Se non fosse un paragone azzardato, forse improprio, certamente immodesto, ma comunque efficace, scomoderei Sciascia (e prima ancora i milanesi delle Cinque Giornate) e i suoi «eroi della sesta». Non mi riferisco all’autore, Aldo Cazzullo, alle cui opinioni politiche mi dichiaro educatamente disinteressato e che, in ogni caso, in altre vesti ho apprezzato. Non mi riferisco neppure direttamente alle storie che vengono raccontate; penso piuttosto alla spregiudicata operazione editoriale che accompagna Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza, Rizzoli, 2015 in cui Cazzullo celebra, a modo proprio, il Settantesimo anniversario della Liberazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.