Il ruolo che il Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS) sta assumendo in questi anni di crisi, a garanzia dei diritti economici e sociali dei cittadini europei, è emblematicamente rappresentato dalle decisioni che esso ha assunto in merito a ben cinque reclami consecutivi, presentati nel 2012 da diverse organizzazioni sindacali di pensionati contro la Grecia, per lamentare la violazione di una disposizione particolarmente significativa della Carta Sociale Europea (CSE) del 1961: l’art. 12, espressamente intitolato al diritto alla sicurezza sociale. Il presente lavoro si pone anzitutto l’obiettivo di evidenziare come le decisioni del CEDS tendano a divenire un’essenziale difesa esterna a disposizione dei cittadini europei contro lo smantellamento dello Stato sociale, soprattutto in quegli Stati in cui il quadro costituzionale, pur conservando formalmente immutati i suoi principî e le sue regole fondamentali, viene di fatto svilito sul piano legislativo e delle prassi applicative, con il pretesto – come è accaduto in Grecia – di dover rispettare gli obblighi internazionali, nel caso di specie quelli assunti con la Troïka. Sul piano teorico, alla luce dell’emblematica situazione in cui versa la Grecia e sulla scorta delle decisioni del CEDS, si profila la necessità di comporre in sistema i diversi livelli normativi, dai quali dipende l’effettiva tutela dei diritti economici e sociali in Europa, che non sono evidentemente rappresentati soltanto dalla CEDU e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, oltre che dalle Costituzioni nazionali. La CSE e le decisioni CEDS vengono infatti collocati nella prospettiva della tutela integrata dei diritti fondamentali, che si ottiene sia per mezzo del diritto positivo – interno, europeo e internazionale – che attraverso la circolarità della giurisprudenza delle Corti europee: partendo cioè dalle sentenze della Corte EDU e della Corte di giustizia dell’UE per arrivare all’indispensabile impegno dei giudici nazionali, costituzionali e comuni. Si tratta, dunque, per questi ultimi, di una significativa possibilità di cooperare alla creazione di un ordine costituzionale comune europeo, con standards di tutela dei diritti sociali per tutta l’Europa; e quindi di partecipare attivamente ad un circuito giurisprudenziale le cui potenzialità a beneficio dei cittadini europei sono indubbiamente notevoli e che si ritiene non possa comunque essere rappresentato soltanto dalla Corte EDU e dalla Corte di giustizia, occasionalmente affiancate da alcune Corti costituzionali. Per i cittadini europei, insomma, risulta sempre più essenziale il ruolo della CSE e del CEDS, purché i giudici nazionali diventino finalmente coscienti della necessità di applicare la Carta e di prendere in attenta considerazione le pronunce e le conclusioni del suo organo di controllo, calandole all’interno di ordinamenti statali ormai internazionalmente integrati.

Il diritto alla sicurezza sociale in tempo di crisi: la Grecia di fronte al Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS)

GUIGLIA, Giovanni
2014-01-01

Abstract

Il ruolo che il Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS) sta assumendo in questi anni di crisi, a garanzia dei diritti economici e sociali dei cittadini europei, è emblematicamente rappresentato dalle decisioni che esso ha assunto in merito a ben cinque reclami consecutivi, presentati nel 2012 da diverse organizzazioni sindacali di pensionati contro la Grecia, per lamentare la violazione di una disposizione particolarmente significativa della Carta Sociale Europea (CSE) del 1961: l’art. 12, espressamente intitolato al diritto alla sicurezza sociale. Il presente lavoro si pone anzitutto l’obiettivo di evidenziare come le decisioni del CEDS tendano a divenire un’essenziale difesa esterna a disposizione dei cittadini europei contro lo smantellamento dello Stato sociale, soprattutto in quegli Stati in cui il quadro costituzionale, pur conservando formalmente immutati i suoi principî e le sue regole fondamentali, viene di fatto svilito sul piano legislativo e delle prassi applicative, con il pretesto – come è accaduto in Grecia – di dover rispettare gli obblighi internazionali, nel caso di specie quelli assunti con la Troïka. Sul piano teorico, alla luce dell’emblematica situazione in cui versa la Grecia e sulla scorta delle decisioni del CEDS, si profila la necessità di comporre in sistema i diversi livelli normativi, dai quali dipende l’effettiva tutela dei diritti economici e sociali in Europa, che non sono evidentemente rappresentati soltanto dalla CEDU e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, oltre che dalle Costituzioni nazionali. La CSE e le decisioni CEDS vengono infatti collocati nella prospettiva della tutela integrata dei diritti fondamentali, che si ottiene sia per mezzo del diritto positivo – interno, europeo e internazionale – che attraverso la circolarità della giurisprudenza delle Corti europee: partendo cioè dalle sentenze della Corte EDU e della Corte di giustizia dell’UE per arrivare all’indispensabile impegno dei giudici nazionali, costituzionali e comuni. Si tratta, dunque, per questi ultimi, di una significativa possibilità di cooperare alla creazione di un ordine costituzionale comune europeo, con standards di tutela dei diritti sociali per tutta l’Europa; e quindi di partecipare attivamente ad un circuito giurisprudenziale le cui potenzialità a beneficio dei cittadini europei sono indubbiamente notevoli e che si ritiene non possa comunque essere rappresentato soltanto dalla Corte EDU e dalla Corte di giustizia, occasionalmente affiancate da alcune Corti costituzionali. Per i cittadini europei, insomma, risulta sempre più essenziale il ruolo della CSE e del CEDS, purché i giudici nazionali diventino finalmente coscienti della necessità di applicare la Carta e di prendere in attenta considerazione le pronunce e le conclusioni del suo organo di controllo, calandole all’interno di ordinamenti statali ormai internazionalmente integrati.
2014
9788849529555
Carta Sociale Europea, Comitato Europeo dei Diritti Sociali, Diritto alla sicurezza sociale, Tutela dei diritti economici e sociali in Europa
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Guiglia - Il diritto alla sicurezza sociale in tempo di crisi (Studi Pedrazza).pdf

non disponibili

Tipologia: Versione dell'editore
Licenza: Accesso ristretto
Dimensione 243.98 kB
Formato Adobe PDF
243.98 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/925168
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact