La struttura e l’ammontare dei compensi degli organi di amministrazione e controllo, trattate da tempo a livello europeo e nazionale, hanno ricevuto ancora maggiore impulso dalla crisi in corso che, evidenziando il profondo divario spesso corrente tra l’ammontare delle remunerazioni dei manager e le effettive condizioni economiche delle società ha portato ad una crescente domanda di loro moderazione. Assieme ad una rapida rassegna degli interventi della Commissione europea, artefice di diverse Raccomandazioni contenenti delle sempre più dettagliate linee guida per i legislatori dei singoli Stati membri, si propone dappresso un’analisi delle disposizioni adottate dal legislatore tedesco che nel 2009 ha apportato le modifiche suggerite a livello comunitario intervenendo sia sull'Aktiengesetz (legge che disciplina le società per azioni tedesche, anche solo AktG) che sul Handelsgesetzbuch (Codice di commercio, in seguito anche solo HGB). L’intervento tedesco, certamente più penetrante di quello del nostro legislatore, limitatosi a recepire le sole disposizioni in tema di trasparenza delle remunerazioni e lasciando i restanti punti critici all’autoregolamentazione, ha innanzitutto il merito di aver introdotto a livello legislativo il concetto della ragionevolezza del compenso (Angemessenheit). Infatti, secondo le nuove disposizioni del §87 AktG, sarà il consiglio di sorveglianza, cui compete la determinazione dei compensi dei membri del consiglio di gestione, a garantirne la ragionevolezza. A tal fine il legislatore fornisce al consiglio di sorveglianza alcuni parametri orientativi, stabilendo che l'emolumento dovrà essere rapportato alla situazione complessiva della società ed ai compiti e alle prestazioni dell’amministratore. La remunerazione complessiva dei consiglieri di gestione non dovrà inoltre superare quella usuale e, per quanto concerne le sole società quotate, la parte variabile dovrà essere correlata ad uno sviluppo durevole dell’impresa. Il legislatore ha inoltre rafforzato il già previsto potere del consiglio di sorveglianza di ridurre i compensi dei consiglieri di gestione. L’organo di controllo potrà, infatti, procedervi già al verificarsi di una semplice iniquità tra la continuata corresponsione dei compensi e la situazione complessiva in cui versa la società. Il legislatore ha qui eliminato il richiamo alla grave iniquità (schwere Unbilligkeit) ovvero al considerevole peggioramento della situazione societaria (wesentliche Verschlechterung), richiesti dal precedente testo del §87 AktG quali condizioni indispensabili per l’esercizio di tale diritto da parte del consiglio di sorveglianza. Facendo ora riferimento alla sola iniquità (Unbilligkeit), il legislatore ha reso più duttile la norma in questione ed ha, di fatto, ampliato i poteri del consiglio di sorveglianza che rimane, nonostante l’introduzione del voto consultivo dell’organo assembleare sulla politica retributiva adottata dalla società, l’unico responsabile della ragionevolezza dei compensi percepiti dai membri del consiglio di gestione.

La remunerazione degli amministratori in Europa – l’intervento del legislatore tedesco

Milic, Mateja
2012-01-01

Abstract

La struttura e l’ammontare dei compensi degli organi di amministrazione e controllo, trattate da tempo a livello europeo e nazionale, hanno ricevuto ancora maggiore impulso dalla crisi in corso che, evidenziando il profondo divario spesso corrente tra l’ammontare delle remunerazioni dei manager e le effettive condizioni economiche delle società ha portato ad una crescente domanda di loro moderazione. Assieme ad una rapida rassegna degli interventi della Commissione europea, artefice di diverse Raccomandazioni contenenti delle sempre più dettagliate linee guida per i legislatori dei singoli Stati membri, si propone dappresso un’analisi delle disposizioni adottate dal legislatore tedesco che nel 2009 ha apportato le modifiche suggerite a livello comunitario intervenendo sia sull'Aktiengesetz (legge che disciplina le società per azioni tedesche, anche solo AktG) che sul Handelsgesetzbuch (Codice di commercio, in seguito anche solo HGB). L’intervento tedesco, certamente più penetrante di quello del nostro legislatore, limitatosi a recepire le sole disposizioni in tema di trasparenza delle remunerazioni e lasciando i restanti punti critici all’autoregolamentazione, ha innanzitutto il merito di aver introdotto a livello legislativo il concetto della ragionevolezza del compenso (Angemessenheit). Infatti, secondo le nuove disposizioni del §87 AktG, sarà il consiglio di sorveglianza, cui compete la determinazione dei compensi dei membri del consiglio di gestione, a garantirne la ragionevolezza. A tal fine il legislatore fornisce al consiglio di sorveglianza alcuni parametri orientativi, stabilendo che l'emolumento dovrà essere rapportato alla situazione complessiva della società ed ai compiti e alle prestazioni dell’amministratore. La remunerazione complessiva dei consiglieri di gestione non dovrà inoltre superare quella usuale e, per quanto concerne le sole società quotate, la parte variabile dovrà essere correlata ad uno sviluppo durevole dell’impresa. Il legislatore ha inoltre rafforzato il già previsto potere del consiglio di sorveglianza di ridurre i compensi dei consiglieri di gestione. L’organo di controllo potrà, infatti, procedervi già al verificarsi di una semplice iniquità tra la continuata corresponsione dei compensi e la situazione complessiva in cui versa la società. Il legislatore ha qui eliminato il richiamo alla grave iniquità (schwere Unbilligkeit) ovvero al considerevole peggioramento della situazione societaria (wesentliche Verschlechterung), richiesti dal precedente testo del §87 AktG quali condizioni indispensabili per l’esercizio di tale diritto da parte del consiglio di sorveglianza. Facendo ora riferimento alla sola iniquità (Unbilligkeit), il legislatore ha reso più duttile la norma in questione ed ha, di fatto, ampliato i poteri del consiglio di sorveglianza che rimane, nonostante l’introduzione del voto consultivo dell’organo assembleare sulla politica retributiva adottata dalla società, l’unico responsabile della ragionevolezza dei compensi percepiti dai membri del consiglio di gestione.
2012
Politica di remunerazione; amministratori di società per azioni; Aktiengesetz; riforma tedesca
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/883989
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact