Il vivaismo viticolo è il primo importante passo della catena produttiva viticola-enologica e condiziona la qualità e la quantità dei risultati degli investimenti che effettuano le aziende vitivinicole e la tipologia dei loro vini, con conseguenze dirette sul profitto dei viticoltori. Sul vivaismo viticolo si basa il rinnovamento dei vigneti in Italia. La capacità di ripresa delle barbatelle all’innesto dipende da molteplici fattori genetici e colturali, ma uno degli elementi fondamentali è il contenuto di zuccheri totali non strutturali che rappresentano le riserve accumulate dalle talee durante la stagione di crescita in vigneto. Per verificare la diversa attitudine di combinazioni di innesto ad accumulare amido durante il periodo in vivaio, sono state scelte due varietà che alla propagazione risultano difficili per il vivaista e spesso problematiche nel vigneto e cioè Pinot grigio e Glera, innestate sui portinnesti 110R e K5BB. Il contenuto di amido delle combinazioni d’innesto è stato determinato separando i diversi organi della barbatella (tralci, tronco, radici). Risulta evidente, ma era nota, la maggiore propensione in generale delle radici ad accumulare amido rispetto agli altri organi, con quantitativi più elevati per le combinazioni di Glera innestata su entrambi i portinnesti. Il 110R tuttavia sembra favorire l’accumulo di amido nelle radici rispetto al K5BB, sia in combinazione con il Pinot grigio, sia con Glera.

La qualità della barbatella si fa nel vigneto di piante madri

BALDO, SIMONE;GASTALDELLI, CHRISTIAN;BOSELLI, MAURIZIO;
2014-01-01

Abstract

Il vivaismo viticolo è il primo importante passo della catena produttiva viticola-enologica e condiziona la qualità e la quantità dei risultati degli investimenti che effettuano le aziende vitivinicole e la tipologia dei loro vini, con conseguenze dirette sul profitto dei viticoltori. Sul vivaismo viticolo si basa il rinnovamento dei vigneti in Italia. La capacità di ripresa delle barbatelle all’innesto dipende da molteplici fattori genetici e colturali, ma uno degli elementi fondamentali è il contenuto di zuccheri totali non strutturali che rappresentano le riserve accumulate dalle talee durante la stagione di crescita in vigneto. Per verificare la diversa attitudine di combinazioni di innesto ad accumulare amido durante il periodo in vivaio, sono state scelte due varietà che alla propagazione risultano difficili per il vivaista e spesso problematiche nel vigneto e cioè Pinot grigio e Glera, innestate sui portinnesti 110R e K5BB. Il contenuto di amido delle combinazioni d’innesto è stato determinato separando i diversi organi della barbatella (tralci, tronco, radici). Risulta evidente, ma era nota, la maggiore propensione in generale delle radici ad accumulare amido rispetto agli altri organi, con quantitativi più elevati per le combinazioni di Glera innestata su entrambi i portinnesti. Il 110R tuttavia sembra favorire l’accumulo di amido nelle radici rispetto al K5BB, sia in combinazione con il Pinot grigio, sia con Glera.
2014
vivaismo viticolo; barbatelle innestate; zuccheri non strutturali; vite
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