L'articolo si propone di discutere il concetto di Leib a partire da come è stato recepito e teorizzato dal pensiero francese del primo ‘900 in modo da portarne alla luce le intrinseche problematicità. L'essere incarnato in un corpo, come condizione di possibilità dell'esistenza umana, viene qui analizzata secondo le categorie di essere e avere col fine di evidenziarne non solo i risvolti teoretici ma anche quelli morali. Il mio corpo infatti non è semplicemente un oggetto che io posso osservare e manipolare ma coincide, senza esaurirla, anche con la mia intimità. Alla luce di queste considerazioni e attraverso l’analisi fenomenologica di alcune esperienze vissute come la fatica, il dolore e la malattie, obbiettivo del mio articolo è evidenziare l’ambiguità intrinseca al concetto di Leib pensato quindi come quel luogo incerto di giuntura tra me stesso, la mia coscienza e il mio corpo. Particolare attenzione viene riservata al libro di Francois Chirpaz, Le Corps, nel quale il filosofo offre una peculiare posizione all’interno del panorama fenomenologico francese contemporaneo.
Titolo: | Chirpaz e l'ambiguità del Leib |
Autori: | Nicolini, Andrea (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2013 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/874382 |
Appare nelle tipologie: | 01.01 Articolo in Rivista |
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C_2013_AndreaNicolini_Chirpaz e l'ambiguità del Leib.pdf | N/A | Accesso ristretto | Administrator Richiedi una copia |