Introduzione La possibilità di ottenere una diagnosi precoce di lussazione congenita d’anca (DCA) con l’esame ecografico, in periodo neonatale, ha permesso negli ultimi vent’anni il trattamento immediato di tale patologia con diverse metodiche. L’opportunità di trattamenti sempre più precoci ha portato molti autori ad estendere il trattamento domiciliare con tutori anche nei casi più gravi. Lo scopo della nostra revisione è quello di valutare la validità del trattamento con il metodo Pavlik e di confrontarlo con i risultati della letteratura. Materiali e metodi 23 anche appartenenti a 16 bambini (13 femmine e 3 maschi) affetti da lussazione congenita sono state trattate con tutore di Pavlik. In tutti i casi il trattamento è iniziato alla diagnosi ecografica di anca sublussata o lussata (in gran parte di tipo C e 3 sec. Graf), in 6 casi con l’applicazione di un tutore divaricatore semplice, successivamente sostituito, e in 10 casi sin dall’inizio con tutore di Pavlik. I pazienti sono stati sottoposti a controlli clinici, ecografici inizialmente e controllo radiografico alla rimozione del tutore. Risultati La durata media del trattamento è stata di 6 mesi ± 1,7 (range 3-9 mesi). Il trattamento ha dato un esito positivo nel 86,9% dei casi (20 anche). Il controllo ecografico alla rimozione del tutore ha mostrato i seguenti risultati sec. Graf: tipo 3 in tre anche, tipo D in un’anca, tipo 2a in quattro anche, tipo 1b in sette anche e tipo 1a in cinque anche. In 3 casi (4 anche Graf tipo 3) si è riscontrato il fallimento del trattamento. All’inizio della deambulazione tutti i pazienti con esito positivo non presentavano dismetrie o articolarità dolente delle anche. Discussione I risultati osservati nella nostra casistica ci permettono di affermare che la percentuale di guarigione di sublussazione o lussazione franca d’anca, trattata con metodo Pavlik, è soddisfacente. I nostri risultati sono sovrapponibili a quelli riportati in letteratura, anche se limitati come numero. Tre sono i casi che non sono giunti a guarigione con questo metodo, due per diagnosi tardiva e un solo caso per fallimento di questa metodica. Conclusione Questa revisione di casistica conferma la validità dell’algoritmo di trattamento della lussazione congenita franca dell’anca da noi adottato con risultati concordi a quanto si ritrova in letteratura. Il metodo Pavlik è sicuramente valido per l’alta percentuale di successo e per il ridotto rischio di necrosi avascolare dell’epifisi prossimale di femore.

The Pavlik’s brace for early tretment of congenital hip dislocation and subluxation

Magnan, Bruno;SAMAILA, Elena Manuela;BONETTI, Ingrid
2013-01-01

Abstract

Introduzione La possibilità di ottenere una diagnosi precoce di lussazione congenita d’anca (DCA) con l’esame ecografico, in periodo neonatale, ha permesso negli ultimi vent’anni il trattamento immediato di tale patologia con diverse metodiche. L’opportunità di trattamenti sempre più precoci ha portato molti autori ad estendere il trattamento domiciliare con tutori anche nei casi più gravi. Lo scopo della nostra revisione è quello di valutare la validità del trattamento con il metodo Pavlik e di confrontarlo con i risultati della letteratura. Materiali e metodi 23 anche appartenenti a 16 bambini (13 femmine e 3 maschi) affetti da lussazione congenita sono state trattate con tutore di Pavlik. In tutti i casi il trattamento è iniziato alla diagnosi ecografica di anca sublussata o lussata (in gran parte di tipo C e 3 sec. Graf), in 6 casi con l’applicazione di un tutore divaricatore semplice, successivamente sostituito, e in 10 casi sin dall’inizio con tutore di Pavlik. I pazienti sono stati sottoposti a controlli clinici, ecografici inizialmente e controllo radiografico alla rimozione del tutore. Risultati La durata media del trattamento è stata di 6 mesi ± 1,7 (range 3-9 mesi). Il trattamento ha dato un esito positivo nel 86,9% dei casi (20 anche). Il controllo ecografico alla rimozione del tutore ha mostrato i seguenti risultati sec. Graf: tipo 3 in tre anche, tipo D in un’anca, tipo 2a in quattro anche, tipo 1b in sette anche e tipo 1a in cinque anche. In 3 casi (4 anche Graf tipo 3) si è riscontrato il fallimento del trattamento. All’inizio della deambulazione tutti i pazienti con esito positivo non presentavano dismetrie o articolarità dolente delle anche. Discussione I risultati osservati nella nostra casistica ci permettono di affermare che la percentuale di guarigione di sublussazione o lussazione franca d’anca, trattata con metodo Pavlik, è soddisfacente. I nostri risultati sono sovrapponibili a quelli riportati in letteratura, anche se limitati come numero. Tre sono i casi che non sono giunti a guarigione con questo metodo, due per diagnosi tardiva e un solo caso per fallimento di questa metodica. Conclusione Questa revisione di casistica conferma la validità dell’algoritmo di trattamento della lussazione congenita franca dell’anca da noi adottato con risultati concordi a quanto si ritrova in letteratura. Il metodo Pavlik è sicuramente valido per l’alta percentuale di successo e per il ridotto rischio di necrosi avascolare dell’epifisi prossimale di femore.
2013
Congenital Hip Dysplasia; Pavlik brace; Orthotic treatment
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/811164
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