La diffusione globale della lingua inglese, la sua diversificazione e pluralizzazione, e il ruolo di lingua franca di comunicazione che sta sempre più assumendo hanno importanti implicazioni anche in ambito glottodidattico. Diversamente da qualche decina di anni fa, l’incontro con le diverse varietà della lingua inglese avviene quotidianamente grazie ad una mobilità allargata, che si realizza non solo ‘in presenza’ per ragioni di studio, lavoro o svago, ma anche attraverso i media e le nuove tecnologie, in particolare per le giovani generazioni. La classe di lingua non costituisce più l’unico momento di contatto con la lingua straniera: sempre più frequentemente, infatti, l’apprendimento della lingua inglese si interseca con il suo uso in situazioni comunicative diversificate, che comprendono con grande probabilità più parlanti non-nativi che nativi, in cui l’inglese funge da lingua franca (ELF) di comunicazione. Le implicazioni glottodidattiche di questa mutata e complessa realtà sono molteplici, sia in termini più prettamente linguistici che culturali. Appare di fondamentale importanza includere nelle prassi didattiche momenti di riflessione legati alle diverse realtà socio-linguistiche in cui la lingua inglese si è sviluppata che possano collegarsi anche alla realtà esperienziale dei nostri studenti. Un approccio, quindi, che tenga conto dei profondi cambiamenti che l’inglese ha visto negli ultimi decenni, e che possa fornire agli apprendenti strumenti adeguati per utilizzare la lingua come mezzo di comunicazione in contesti che sono sempre più interculturali e plurilingui.

L’inglese come lingua di comunicazione globale. Quali implicazioni per la classe di lingue?

VETTOREL, Paola
2014-01-01

Abstract

La diffusione globale della lingua inglese, la sua diversificazione e pluralizzazione, e il ruolo di lingua franca di comunicazione che sta sempre più assumendo hanno importanti implicazioni anche in ambito glottodidattico. Diversamente da qualche decina di anni fa, l’incontro con le diverse varietà della lingua inglese avviene quotidianamente grazie ad una mobilità allargata, che si realizza non solo ‘in presenza’ per ragioni di studio, lavoro o svago, ma anche attraverso i media e le nuove tecnologie, in particolare per le giovani generazioni. La classe di lingua non costituisce più l’unico momento di contatto con la lingua straniera: sempre più frequentemente, infatti, l’apprendimento della lingua inglese si interseca con il suo uso in situazioni comunicative diversificate, che comprendono con grande probabilità più parlanti non-nativi che nativi, in cui l’inglese funge da lingua franca (ELF) di comunicazione. Le implicazioni glottodidattiche di questa mutata e complessa realtà sono molteplici, sia in termini più prettamente linguistici che culturali. Appare di fondamentale importanza includere nelle prassi didattiche momenti di riflessione legati alle diverse realtà socio-linguistiche in cui la lingua inglese si è sviluppata che possano collegarsi anche alla realtà esperienziale dei nostri studenti. Un approccio, quindi, che tenga conto dei profondi cambiamenti che l’inglese ha visto negli ultimi decenni, e che possa fornire agli apprendenti strumenti adeguati per utilizzare la lingua come mezzo di comunicazione in contesti che sono sempre più interculturali e plurilingui.
2014
World Englishes - ELF - EIL; ELT
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/697164
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