La cappella Pellegrini e Pisanello civis originarius di Verona nel 1438

Due nuovi documenti, del 1438, portano alla luce un legame diretto fra Pisanello e la famiglia Pellegrini di Verona e consentono di stabilire un rapporto privilegiato fra il celebre pittore e la città atesina. Il primo febbraio, all’atto dotale di Laura Nogarola, sposa di Cristoforo Pellegrini, intervengono alcuni degli esponenti più in vista della high society veronese e lo stesso Pisanello, a supporto dell’ipotesi che proprio in quel torno di tempo il pittore stesse lavorando al San Giorgio e la principessa, che campeggia all’ingresso della cappella Pellegrini in Santa Anastasia di Verona. Agli inizi di marzo, Pisanello - civis originarius Veronae - è ancora a Verona. La cronologia degli eventi e l’apparente sentimento antiveneziano di molti degli intervenuti all’atto dotale Pellegrini-Nogarola inducono a riconsiderare le ipotesi finora formulate sul motivo ispiratore dell’iconografia del celebre affresco e ad avanzare un’idea per le sembianze della Principessa.