In molte culture, il significato e le conseguenze pragmatiche di vergogna e colpa sono profondamente legate all’etica cristiana. I sacerdoti, in quanto riferimenti non solo spirituali ma anche sociali e normativi, sono spesso riconosciuti come figure cardine nella promozione della moralità all’interno della comunità. Essi sono quindi investiti di un ruolo sociale che impone loro decisioni, valutazioni e comportamenti equi e moralmente irreprensibili. Tuttavia, le forti aspettative morali nei confronti del ruolo possono enfatizzarne i vissuti emotivi e la propria auto-valutazione, con conseguenze specifiche nellamodalità di gestione delle proprie emozioni negative. Attraverso due ricerche, abbiamo indagato emozioni e intenzioni all’agire di un gruppo di sacerdoti ed un gruppo di individui comuni a cui veniva chiesto di immaginarsi in una situazione nella quale commettevano una piccola trasgressione morale. I risultatimostrano che globalmente i sacerdoti tendono a provare più vergogna rispetto alle persone comuni quando immaginano di commettere una trasgressione morale. Inoltre, i sacerdoti riportano azioni riparative maggiormente orientate alristabilire una positiva immagine di sé, mentre le persone comuni prediligono azioni centrate alla riparazione della relazione con la persona danneggiata. I risultati saranno discussi in relazione alle principali teorie sulla gestione delle emozioni spiacevoli, focalizzandosi sulle influenze che tali processi possono avere sul benessere personale dei sacerdoti

Gestione di colpa e vergogna in relazione al ruolo sociale: uno studio con un gruppo di sacerdoti

NENCINI, Alessio;MENEGHINI, Anna Maria
2012-01-01

Abstract

In molte culture, il significato e le conseguenze pragmatiche di vergogna e colpa sono profondamente legate all’etica cristiana. I sacerdoti, in quanto riferimenti non solo spirituali ma anche sociali e normativi, sono spesso riconosciuti come figure cardine nella promozione della moralità all’interno della comunità. Essi sono quindi investiti di un ruolo sociale che impone loro decisioni, valutazioni e comportamenti equi e moralmente irreprensibili. Tuttavia, le forti aspettative morali nei confronti del ruolo possono enfatizzarne i vissuti emotivi e la propria auto-valutazione, con conseguenze specifiche nellamodalità di gestione delle proprie emozioni negative. Attraverso due ricerche, abbiamo indagato emozioni e intenzioni all’agire di un gruppo di sacerdoti ed un gruppo di individui comuni a cui veniva chiesto di immaginarsi in una situazione nella quale commettevano una piccola trasgressione morale. I risultatimostrano che globalmente i sacerdoti tendono a provare più vergogna rispetto alle persone comuni quando immaginano di commettere una trasgressione morale. Inoltre, i sacerdoti riportano azioni riparative maggiormente orientate alristabilire una positiva immagine di sé, mentre le persone comuni prediligono azioni centrate alla riparazione della relazione con la persona danneggiata. I risultati saranno discussi in relazione alle principali teorie sulla gestione delle emozioni spiacevoli, focalizzandosi sulle influenze che tali processi possono avere sul benessere personale dei sacerdoti
2012
emozioni; auto-valutazione; trasgressione morale; azioni riparative; benessere
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/627164
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact