Introduzione: La Micro-TC è un mezzo rapido e preciso per la determinazione del gunshot-residue (GSR) su ferite d’arma da fuoco ai fini della determinazione della distanza di sparo. È noto come la disepitelizzazione e la colliquazione della cute e del sottocute indotte dai fenomeni autolitici-putrefattivi rendano difficoltosa l’analisi ispettiva delle ferite cutanee. Il presente studio si propone di testare l’efficienza diagnostica della Micro-TC nell’identificazione e quantificazione del GSR su ferite d’arma da fuoco sottoposte a putrefazione standardizzata. Materiali e metodi: Previa autorizzazione del Comitato Etico, 10 gambe umane amputate chirurgicamente sono state sezionate in 3 segmenti di circa 6 cm (totale 30 segmenti) e sottoposte a prove di sparo da tre differenti distanze (5, 15 e 30 cm) mediante l’utilizzo di una pistola semi-automatica calibro 7.65 mm fissata su un supporto rigido. I pezzi anatomici sono stati posti in cassette di legno, conservati all’aria aperta per 10 giorni e successivamente fissati in formalina al 4%. Sono stati quindi ottenuti campioni cutanei di forma cubica (lato di cm 1) comprendenti il foro di ingresso o di uscita, il tramite e i tessuti molli circostanti. Ogni campione è stato sottoposto a esame con Micro-TC e ricostruito in 3D. La percentuale di GSR nella regione di interesse è stata calcolata mediante un software densitometrico analizzando solo particelle con densità superiore a 1000 HU. La stima statistica del modello sulla base del campione rilevato è stata effettuata mediante la procedura PROC NLIN di SAS®. Risultati: L’analisi ispettiva delle ferite immediatamente dopo le prove balistiche ha evidenziato una progressiva riduzione dell’alone di affumicatura e del tatuaggio all’aumentare della distanza di sparo. A distanza di 10 giorni le caratteristiche accessorie apparivano più sfumate a causa delle modificazioni post-mortali della cute associate alla presenza di larve e muffe. L’analisi con micro-CT ha consentito di individuare residui di sparo sulla superficie cutanea, nel sottocute e lungo il tramite di tutte le ferite di ingresso. Tali residui erano invece sempre assenti a livello dei fori d’uscita. La percentuale di GSR ha mostrato un decremento non lineare al crescere della distanza di sparo; nonostante ciò, la variabilità del fenomeno non ha permesso di evidenziare differenze statisticamente significative nella media e deviazione standard dei valori relativi alle diverse distanze testate. Conclusioni: L’analisi con micro-TC di ferite d’arma da fuoco prodotte da colpi esplosi a distanza medio-bassa (fino a 30 cm) consente di porre diagnosi differenziale tra foro di ingresso e di uscita. Le modificazioni cutanee indotte dai fenomeni autolitici e putrefattivi post-mortali inducono una tale variabilità nei risultati tale da non permettere l’utilizzo di tale tecnica nella determinazione della distanza di sparo.
Titolo: | Determinazione di residui di sparo in ferite d’arma da fuoco putrefatte mediante Micro-TC | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2010 | |
Abstract: | Introduzione: La Micro-TC è un mezzo rapido e preciso per la determinazione del gunshot-residue (GSR) su ferite d’arma da fuoco ai fini della determinazione della distanza di sparo. È noto come la disepitelizzazione e la colliquazione della cute e del sottocute indotte dai fenomeni autolitici-putrefattivi rendano difficoltosa l’analisi ispettiva delle ferite cutanee. Il presente studio si propone di testare l’efficienza diagnostica della Micro-TC nell’identificazione e quantificazione del GSR su ferite d’arma da fuoco sottoposte a putrefazione standardizzata. Materiali e metodi: Previa autorizzazione del Comitato Etico, 10 gambe umane amputate chirurgicamente sono state sezionate in 3 segmenti di circa 6 cm (totale 30 segmenti) e sottoposte a prove di sparo da tre differenti distanze (5, 15 e 30 cm) mediante l’utilizzo di una pistola semi-automatica calibro 7.65 mm fissata su un supporto rigido. I pezzi anatomici sono stati posti in cassette di legno, conservati all’aria aperta per 10 giorni e successivamente fissati in formalina al 4%. Sono stati quindi ottenuti campioni cutanei di forma cubica (lato di cm 1) comprendenti il foro di ingresso o di uscita, il tramite e i tessuti molli circostanti. Ogni campione è stato sottoposto a esame con Micro-TC e ricostruito in 3D. La percentuale di GSR nella regione di interesse è stata calcolata mediante un software densitometrico analizzando solo particelle con densità superiore a 1000 HU. La stima statistica del modello sulla base del campione rilevato è stata effettuata mediante la procedura PROC NLIN di SAS®. Risultati: L’analisi ispettiva delle ferite immediatamente dopo le prove balistiche ha evidenziato una progressiva riduzione dell’alone di affumicatura e del tatuaggio all’aumentare della distanza di sparo. A distanza di 10 giorni le caratteristiche accessorie apparivano più sfumate a causa delle modificazioni post-mortali della cute associate alla presenza di larve e muffe. L’analisi con micro-CT ha consentito di individuare residui di sparo sulla superficie cutanea, nel sottocute e lungo il tramite di tutte le ferite di ingresso. Tali residui erano invece sempre assenti a livello dei fori d’uscita. La percentuale di GSR ha mostrato un decremento non lineare al crescere della distanza di sparo; nonostante ciò, la variabilità del fenomeno non ha permesso di evidenziare differenze statisticamente significative nella media e deviazione standard dei valori relativi alle diverse distanze testate. Conclusioni: L’analisi con micro-TC di ferite d’arma da fuoco prodotte da colpi esplosi a distanza medio-bassa (fino a 30 cm) consente di porre diagnosi differenziale tra foro di ingresso e di uscita. Le modificazioni cutanee indotte dai fenomeni autolitici e putrefattivi post-mortali inducono una tale variabilità nei risultati tale da non permettere l’utilizzo di tale tecnica nella determinazione della distanza di sparo. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/509353 | |
Appare nelle tipologie: | 04.02 Abstract in Atti di convegno |
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