Affermando che l’individuo non è sostanza, Spinoza mette in luce che un individuo è sempre situato all’interno di una complessa rete di interrelazioni che lo lega profondamente agli altri modi finiti. La critica alla sostanzializzazione del soggetto è parallela alla critica al concetto di libertà fondata sul libero arbitrio del soggetto autosufficiente, e spesso viene percepita come un vero e proprio annullamento della libertà dell’uomo, tanto che proprio Spinoza viene citato, non raramente, come esempio massimo di negazione della libertà umana. Eppure è proprio il tema della libertà che permea l’interesse di Spinoza, tanto che si può dire che l’Etica inizi con una teoria della libertà di Dio per terminare con una teoria della libertà dell’uomo. E non si può nemmeno dimenticare che nel Trattato teologico-politico si afferma la libertà di pensiero e di parola del cittadino; il suo diritto a resistere contro il tiranno; il dovere dello stato di assicurare la libertà politica ai propri cittadini, tanto che il fine dello stato è propriamente la libertà. A ben vedere anche per Spinoza libertà significa innanzitutto autonomia. Ma autonomia da cosa? E soprattutto come si fonda tale autonomia? Di sicuro per Spinoza non deve fondarsi sulla volontà. L’uomo non raggiunge l’autonomia grazie all’indipendenza della volontà, ma in base ad una indipendenza ancora più originaria e che è quella di una ragione etica perché capace di condurre alla conoscenza adeguata: l’individuo è autonomo quando è in grado, con la ragione, di cogliere la causa adeguata, senza farsi deviare dall’immaginazione e dal pregiudizio. L’autonomia si costruisce sul lavorio di una ragione capace di individuare la causalità interna della nostra natura. Libero è chi si sottrae all’effetto di cause esterne e agisce solo in base alla propria natura, ma questo per Spinoza può avvenire solo se si sostituisce alla teoria della «libera volontà» una teoria del «libero giudizio», alla teoria dell’«autonomia della volontà» una teoria dell’«autonomia del giudizio».

Spinoza e l'operare della liberta

CUSINATO, Guido
2007-01-01

Abstract

Affermando che l’individuo non è sostanza, Spinoza mette in luce che un individuo è sempre situato all’interno di una complessa rete di interrelazioni che lo lega profondamente agli altri modi finiti. La critica alla sostanzializzazione del soggetto è parallela alla critica al concetto di libertà fondata sul libero arbitrio del soggetto autosufficiente, e spesso viene percepita come un vero e proprio annullamento della libertà dell’uomo, tanto che proprio Spinoza viene citato, non raramente, come esempio massimo di negazione della libertà umana. Eppure è proprio il tema della libertà che permea l’interesse di Spinoza, tanto che si può dire che l’Etica inizi con una teoria della libertà di Dio per terminare con una teoria della libertà dell’uomo. E non si può nemmeno dimenticare che nel Trattato teologico-politico si afferma la libertà di pensiero e di parola del cittadino; il suo diritto a resistere contro il tiranno; il dovere dello stato di assicurare la libertà politica ai propri cittadini, tanto che il fine dello stato è propriamente la libertà. A ben vedere anche per Spinoza libertà significa innanzitutto autonomia. Ma autonomia da cosa? E soprattutto come si fonda tale autonomia? Di sicuro per Spinoza non deve fondarsi sulla volontà. L’uomo non raggiunge l’autonomia grazie all’indipendenza della volontà, ma in base ad una indipendenza ancora più originaria e che è quella di una ragione etica perché capace di condurre alla conoscenza adeguata: l’individuo è autonomo quando è in grado, con la ragione, di cogliere la causa adeguata, senza farsi deviare dall’immaginazione e dal pregiudizio. L’autonomia si costruisce sul lavorio di una ragione capace di individuare la causalità interna della nostra natura. Libero è chi si sottrae all’effetto di cause esterne e agisce solo in base alla propria natura, ma questo per Spinoza può avvenire solo se si sostituisce alla teoria della «libera volontà» una teoria del «libero giudizio», alla teoria dell’«autonomia della volontà» una teoria dell’«autonomia del giudizio».
2007
Spinoza; libertà; individuo; causa adeguata; immaginazione; volontà; giudizio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/473527
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