La poetica della melodia infinita mira ad astrarre dallo spazio e dal tempo presenti per coinvolgere l'ascoltatore in un'altra dimensione. Può questo atteggiamento portare ad uno scambio di ruoli tra realtà e finzione? Può addirittura essere espressione di una nevrosi, come voleva l'ex amico di Wagner, il filosofo Nietzsche? Nelle intenzioni del compositore – che dà al proprio figlio il nome del protagonista del proprio teatro – e nell'esperienza dell'ascolto la poetica dell'atemporalità ha nel caso della composizione del 1870 il compito di condurre alla dolcezza dell'idillio.

Nevrosi dell'atemporalità: l'Idillio di Sigfrido (1870)

ERLE, Giorgio
1995-01-01

Abstract

La poetica della melodia infinita mira ad astrarre dallo spazio e dal tempo presenti per coinvolgere l'ascoltatore in un'altra dimensione. Può questo atteggiamento portare ad uno scambio di ruoli tra realtà e finzione? Può addirittura essere espressione di una nevrosi, come voleva l'ex amico di Wagner, il filosofo Nietzsche? Nelle intenzioni del compositore – che dà al proprio figlio il nome del protagonista del proprio teatro – e nell'esperienza dell'ascolto la poetica dell'atemporalità ha nel caso della composizione del 1870 il compito di condurre alla dolcezza dell'idillio.
1995
Wagner; Nietzsche; Idillio di Sigfrido; Atemporalità; Melodia infinita
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/431879
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