Judith Butler è nota in Italia, come in tutto il mondo, soprattutto come pensatrice lesbofemminista, ma la sua filosofia queer si fonda in realtà su una teoria del riconoscimento che interroga radicalmente il concetto di alterità. L'articolo ripercorre sinteticamente l’itinerario intellettuale della filosofa statunitense per mostrare come in esso l’uso di un metodo argomentativo che attinge dalla genealogia (Foucault) e dalla psicoanalisi (Lacan, ma non solo) si accompagni a una ripresa della filosofia del soggetto di Hegel. Scopo di questa ricostruzione è mettere in evidenza alcuni limiti del pensiero di Butler che offrono una straordinaria occasione per continuare a pensare.

L'estasi dell'alterità. La teoria del riconoscimento di Judith Butler

BERNINI, Lorenzo
2012-01-01

Abstract

Judith Butler è nota in Italia, come in tutto il mondo, soprattutto come pensatrice lesbofemminista, ma la sua filosofia queer si fonda in realtà su una teoria del riconoscimento che interroga radicalmente il concetto di alterità. L'articolo ripercorre sinteticamente l’itinerario intellettuale della filosofa statunitense per mostrare come in esso l’uso di un metodo argomentativo che attinge dalla genealogia (Foucault) e dalla psicoanalisi (Lacan, ma non solo) si accompagni a una ripresa della filosofia del soggetto di Hegel. Scopo di questa ricostruzione è mettere in evidenza alcuni limiti del pensiero di Butler che offrono una straordinaria occasione per continuare a pensare.
2012
Etica; politica; gender studies
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/417341
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