La moderna ricerca biomedica è prevalentemente concentrata sugli aspetti molecolari che presiedono al funzionamento delle cellule dei nostri tessuti. Questo è dovuto soprattutto all'enorme e rapido - e per certi versi strabiliante - progresso delle biotecnologie e della bioinformatica, che nell'ultimo decennio hanno permesso con relativa facilità di raccogliere ed interpretare moltissime informazioni sulla struttura ed espressione dell'informazione genetica, sugli aspetti metabolici e biochimici e in generale sulle reti molecolari che agiscono per regolare la vita cellulare. Difetti nel funzionamento anche di una sola molecola possono propagarsi all'intero sistema molecolare determinando patologie talvolta molto gravi. Grandi sforzi vengono oggi compiuti in tutto il mondo dai ricercatori biomedici per cercare di definire la carta d'identità molecolare delle malattie e, da un punto di vista tecnologico, per cercare di dominare l'estrema complessità delle reti molecolari delle cellule. Ma nonostante la sua grande potenzialità questo approccio presenta due limiti importanti: è un approccio essenzialmente descrittivo, poiché è estremamente difficile - se non impossibile - determinare la variazione delle quantità di tutte le molecole che partecipano alle numerose reazioni biochimiche in una cellula; l'approccio molecolare non dice nulla sulle interazioni dinamiche tra le diverse popolazioni cellulari in un tessuto, e tuttavia sono proprio queste interazioni a determinare processi fisiologici e patologici importanti come ad esempio la risposta immunitaria e i tumori. Per quantificare la frequenza delle cellule che presiedono ad una certa funzione, sia da sole sia in interazione con altri tipi cellulari, è possibile ricorrere a metodi statistici che fanno largo uso della distribuzione di Poisson. Questi metodi sono noti fin dalla seconda metà del 1900 [B.1] e, cosa molto importante, rappresentano un esempio di come dovrebbe essere sempre la statistica a determinare e a guidare la sperimentazione biomedica, anche nei suoi aspetti meramente tecnologici ed operativi. Un fatto spesso trascurato dai moderni ricercatori biomedici.

La distribuzione di Poisson nel laboratorio biomedico

CHIGNOLA, Roberto
2012-01-01

Abstract

La moderna ricerca biomedica è prevalentemente concentrata sugli aspetti molecolari che presiedono al funzionamento delle cellule dei nostri tessuti. Questo è dovuto soprattutto all'enorme e rapido - e per certi versi strabiliante - progresso delle biotecnologie e della bioinformatica, che nell'ultimo decennio hanno permesso con relativa facilità di raccogliere ed interpretare moltissime informazioni sulla struttura ed espressione dell'informazione genetica, sugli aspetti metabolici e biochimici e in generale sulle reti molecolari che agiscono per regolare la vita cellulare. Difetti nel funzionamento anche di una sola molecola possono propagarsi all'intero sistema molecolare determinando patologie talvolta molto gravi. Grandi sforzi vengono oggi compiuti in tutto il mondo dai ricercatori biomedici per cercare di definire la carta d'identità molecolare delle malattie e, da un punto di vista tecnologico, per cercare di dominare l'estrema complessità delle reti molecolari delle cellule. Ma nonostante la sua grande potenzialità questo approccio presenta due limiti importanti: è un approccio essenzialmente descrittivo, poiché è estremamente difficile - se non impossibile - determinare la variazione delle quantità di tutte le molecole che partecipano alle numerose reazioni biochimiche in una cellula; l'approccio molecolare non dice nulla sulle interazioni dinamiche tra le diverse popolazioni cellulari in un tessuto, e tuttavia sono proprio queste interazioni a determinare processi fisiologici e patologici importanti come ad esempio la risposta immunitaria e i tumori. Per quantificare la frequenza delle cellule che presiedono ad una certa funzione, sia da sole sia in interazione con altri tipi cellulari, è possibile ricorrere a metodi statistici che fanno largo uso della distribuzione di Poisson. Questi metodi sono noti fin dalla seconda metà del 1900 [B.1] e, cosa molto importante, rappresentano un esempio di come dovrebbe essere sempre la statistica a determinare e a guidare la sperimentazione biomedica, anche nei suoi aspetti meramente tecnologici ed operativi. Un fatto spesso trascurato dai moderni ricercatori biomedici.
2012
distribuzione di Poisson; laboratorio biomedico; applicazioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/414538
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