Negli anni recenti sono comparse nel mercato internazionale numerose molecole di sintesi con un’elevata attività sui recettori dei cannabinoidi, commercializzate sotto forma di incensi o miscele erbacee presso negozi specializzati (smart shops) o via Internet. Tale preoccupante diffusione, evidenziata anche dal Sistema Nazionale di Allerta Rapida, ha indotto il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri a proporre l’inserimento di molte di queste molecole nelle tabelle ministeriali ex DPR. 09 ottobre 1990 n. 309, determinando così la necessità di poter disporre di metodiche analitiche idonee alla loro identificazione e caratterizzazione di affidabilità e robustezza compatibili con un impiego forense. Questi aspetti sono l’oggetto del presente lavoro. Miscele erbacee commercializzate come profumatori ambientali o incensi sono state acquistate direttamente in smart shops, tramite Internet ovvero ottenuti a seguito di sequestri effettuati dalle Procure e/o Questure italiane di numerose città. Le tecnologie utilizzate in questo progetto sono state prevalentemente cromatografiche (in fase liquida o gassosa) accoppiate alla spettrometria di massa, in particolare ESI-TOF/MS, LC-ESI-IT/MS, GC-EI/MS. La maggioranza dei profumatori ambientali o incensi analizzate sono risultate contenere quantità biologicamente attive di cannabinoidi sintetici, in particolare JWH-018, JWH-073, JWH-081, JWH-122, JWH-250, JWH-210, JWH-019 e AM-694. Tuttavia, tra i prodotti analizzati è stata riscontrata una grande variabilità nella composizione, spesso non corrispondente alla tipologia di confezionamento e di etichettatura. Un approccio analitico basato sull’impiego in combinazione di tecniche cromatografiche e di spettrometria di massa ad alta e bassa risoluzione, con e senza frammentazione, si è dimostrato idoneo alla identificazione di dei cannabinoidi sintetici nei prodotti commerciali denominati “herbal blends” o profumatori ambientali rendendo così possibile il monitoraggio della loro diffusione nel mercato e la repressione del loro commercio.

I cannabinoidi sintetici, una nuova classe di sostanze d’abuso. Problemi e prospettive analitiche

GOTTARDO, Rossella;TAGLIARO, Franco
2011-01-01

Abstract

Negli anni recenti sono comparse nel mercato internazionale numerose molecole di sintesi con un’elevata attività sui recettori dei cannabinoidi, commercializzate sotto forma di incensi o miscele erbacee presso negozi specializzati (smart shops) o via Internet. Tale preoccupante diffusione, evidenziata anche dal Sistema Nazionale di Allerta Rapida, ha indotto il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri a proporre l’inserimento di molte di queste molecole nelle tabelle ministeriali ex DPR. 09 ottobre 1990 n. 309, determinando così la necessità di poter disporre di metodiche analitiche idonee alla loro identificazione e caratterizzazione di affidabilità e robustezza compatibili con un impiego forense. Questi aspetti sono l’oggetto del presente lavoro. Miscele erbacee commercializzate come profumatori ambientali o incensi sono state acquistate direttamente in smart shops, tramite Internet ovvero ottenuti a seguito di sequestri effettuati dalle Procure e/o Questure italiane di numerose città. Le tecnologie utilizzate in questo progetto sono state prevalentemente cromatografiche (in fase liquida o gassosa) accoppiate alla spettrometria di massa, in particolare ESI-TOF/MS, LC-ESI-IT/MS, GC-EI/MS. La maggioranza dei profumatori ambientali o incensi analizzate sono risultate contenere quantità biologicamente attive di cannabinoidi sintetici, in particolare JWH-018, JWH-073, JWH-081, JWH-122, JWH-250, JWH-210, JWH-019 e AM-694. Tuttavia, tra i prodotti analizzati è stata riscontrata una grande variabilità nella composizione, spesso non corrispondente alla tipologia di confezionamento e di etichettatura. Un approccio analitico basato sull’impiego in combinazione di tecniche cromatografiche e di spettrometria di massa ad alta e bassa risoluzione, con e senza frammentazione, si è dimostrato idoneo alla identificazione di dei cannabinoidi sintetici nei prodotti commerciali denominati “herbal blends” o profumatori ambientali rendendo così possibile il monitoraggio della loro diffusione nel mercato e la repressione del loro commercio.
2011
cannabinoidi sintetic; JWH; legislazione
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