Le origini dell’elettroforesi capillare (CE), conosciuta anche come “Elettroforesi Capillare ad Alta Performance (HPCE)”, risalgono in realtà ai primi anni ‘80, quando in alcuni centri di ricerca negli USA e in Europa si puntò all’ottimizzazione della tecnica elettroforetica tradizionale su gel, attraverso l’applicazione di tecnologie strumentali evolute. E’ in realtà a partire dai primi anni ’90 che la CE ha iniziato ad essere introdotta nel in alcuni settori appli- cativi della chimica analitica e da allora ha interessato una moltitudine di ricercatori afferenti ad aree diverse, dalla chimica alla biochimica, dalla farmacologia alle biotecnologie. Nata con l’intenzione di ottimizzare la separazione di proteine, sin dalle sue prime applicazioni, la CE è stata impiegata per l’analisi di farmaci, assumendo importanza gradualmente crescente nell’ambito della ricerca farmaceutica, soprattutto nel campo dei farmaci biotecnologici. La CE è oggi lo standard analitico nel sequenziamento degli acidi nucleici. Alquanto inspiegabilmente, la CE è stata per lungo tempo negletta nella tossicologia analitica e particolarmente nella tossicologia forense, ma nei tempi più recenti anche questo settore particolarmente conservativo si sta muovendo ad apprezzare questo nuovo e potente strumento di indagine per la sua grande versatilità e per la possibilità di integrarsi con le tecniche analitiche più tradizionali. Il presente articolo vuole fornire una presentazione generale della tecnica nota come CE, con la descrizione del principio separativo e della più classica configurazione strumentale. Verranno anche descritte alcune delle applicazioni ritenute significative per la ricerca tossicologica
L'elettroforesi capillare: una valida e moderna tecnica analitica nella ricerca tossicologica
PASCALI, Jennifer;Trapani, Elisa;SERI, Catia;RANIERO, Dario;TAGLIARO, Franco
2011-01-01
Abstract
Le origini dell’elettroforesi capillare (CE), conosciuta anche come “Elettroforesi Capillare ad Alta Performance (HPCE)”, risalgono in realtà ai primi anni ‘80, quando in alcuni centri di ricerca negli USA e in Europa si puntò all’ottimizzazione della tecnica elettroforetica tradizionale su gel, attraverso l’applicazione di tecnologie strumentali evolute. E’ in realtà a partire dai primi anni ’90 che la CE ha iniziato ad essere introdotta nel in alcuni settori appli- cativi della chimica analitica e da allora ha interessato una moltitudine di ricercatori afferenti ad aree diverse, dalla chimica alla biochimica, dalla farmacologia alle biotecnologie. Nata con l’intenzione di ottimizzare la separazione di proteine, sin dalle sue prime applicazioni, la CE è stata impiegata per l’analisi di farmaci, assumendo importanza gradualmente crescente nell’ambito della ricerca farmaceutica, soprattutto nel campo dei farmaci biotecnologici. La CE è oggi lo standard analitico nel sequenziamento degli acidi nucleici. Alquanto inspiegabilmente, la CE è stata per lungo tempo negletta nella tossicologia analitica e particolarmente nella tossicologia forense, ma nei tempi più recenti anche questo settore particolarmente conservativo si sta muovendo ad apprezzare questo nuovo e potente strumento di indagine per la sua grande versatilità e per la possibilità di integrarsi con le tecniche analitiche più tradizionali. Il presente articolo vuole fornire una presentazione generale della tecnica nota come CE, con la descrizione del principio separativo e della più classica configurazione strumentale. Verranno anche descritte alcune delle applicazioni ritenute significative per la ricerca tossicologicaFile | Dimensione | Formato | |
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