Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l’utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano. Gli obiettivi della ricerca consistevano in: 1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera; 2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell’orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione; 3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza; 4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L’indagine di tipo qualitativo prevedeva l’analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all’interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell’analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l’emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.

Tecnologie digitali e pratiche identitarie tra gli adolescenti figli di genitori immigrati. Introduzione.

DE CORDOVA, Federica;
2009-01-01

Abstract

Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l’utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano. Gli obiettivi della ricerca consistevano in: 1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera; 2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell’orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione; 3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza; 4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L’indagine di tipo qualitativo prevedeva l’analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all’interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell’analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l’emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
2009
seconde generazioni; subjective experience; new media
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