Che cosa hanno oggi in comune il Cnr, l’Unesco e la Fédération Internationale des Sociétés de Philosophie? Una linea di ricerca ground-breaking per una storia della filosofia secondo il punto di vista del trasferimento di conoscenze ed esperienze culturali, dei continui rapporti e scambi fra culture diverse, traslazione e traduzione di testi e di modelli da uno ad altro contesto linguistico, economico e politico. Per promuovere il dialogo interculturale, il Progetto Migrazioni del Cnr trova un denominatore comune con gli obiettivi espressi dalla World Digital Library (realizzata alla Library of Congress per la U.S. National Commission for Unesco) e dal Committee on History of Philosophy della Fisp nell’assioma della centralità dei testi e dei termini, accompagnati da traduzioni adeguate che di volta in volta hanno interpretato le diverse culture; e di analisi lessicale di testi filosofici e scientifici dall’antichità al diciannovesimo secolo si occupa, dal 1964, l’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee-Cnr. A fronte della sua tradizione di eccellenza nelle scienze umane, è strategico per l’Italia coniugare la filologia umanistica e lo sviluppo dell’accesso su supporti elettronici per partecipare alla rivoluzione tecnologica della lettura offrendo strumenti critici di validazione. Il futuro del libro è legato all’offerta di nuovi contenuti, ma anche alla configurazione di metodi, funzionalità ed esigenze che siano normativi per le editiones principes digitales del ventunesimo secolo. La migrazione degli alfabeti rappresenta un banco di prova importante per un approccio attento alla qualità della validazione più che alla quantità dell’offerta in rete. Le sinergie tra gli istituti del Cnr rendono possibili soluzioni escience, che nel caso specifico riguardano l’allineamento semantico di corpora multilingue. Si tratta di trovare le matrici che permettano di traslitterare da qualunque alfabeto in entrata in qualunque alfabeto in uscita. Ad esempio, una stringa di parole nell’alfabeto greco antico, gnōthi seautón, oggi traslitterata in maniera pressoché univoca in alfabeto romano, in futuro produrrà altre traslitterazioni. Raggiunto questo traguardo (la filosofia si presta particolarmente a questo esperimento per via del suo lessico limitato e codificato), avremo ipertesti e libri elettronici in alfabeti diversi ma legati da comuni motori di ricerca che permetteranno l’individuazione sempre più precisa di citazioni in originale e in traduzione nonché l’elaborazione di confronti lessicali. Per il cinese, invece, si deve lavorare sulle corrispondenze tra lemmi e ideogrammi. Organizzato da Maria Eugenia Cadeddu, il convegno del 10 gennaio nell’Aula Marconi del Cnr è introdotto da Tullio Gregory e Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco. Segue la presentazione di corpora filosofici digitalizzati nei rispettivi alfabeti: Gholamreza Aavani per il farsi, Enrico Berti per il greco, Marcelo Dascal per l’ebraico e Riccardo Pozzo per l’alfabeto romano. Nel pomeriggio, Hans Poser ed Evandro Agazzi discutono la sostenibilità di una storia della filosofia interculturale, la cui concreta realizzazione ipertestuale viene descritta da Gino Roncaglia, per gli ebooks, e da Sandro Schipani ed Emanuele Raini, per gli ideogrammi. In conclusione, Aldo Gangemi e Domenico Laforenza propongono soluzioni escience per far parlare gli alfabeti tra loro. www.iliesi.cnr.it, www.wdl.org, www.fisp.org.

Tutti gli alfabeti dell'escience

POZZO, Riccardo
2009-01-01

Abstract

Che cosa hanno oggi in comune il Cnr, l’Unesco e la Fédération Internationale des Sociétés de Philosophie? Una linea di ricerca ground-breaking per una storia della filosofia secondo il punto di vista del trasferimento di conoscenze ed esperienze culturali, dei continui rapporti e scambi fra culture diverse, traslazione e traduzione di testi e di modelli da uno ad altro contesto linguistico, economico e politico. Per promuovere il dialogo interculturale, il Progetto Migrazioni del Cnr trova un denominatore comune con gli obiettivi espressi dalla World Digital Library (realizzata alla Library of Congress per la U.S. National Commission for Unesco) e dal Committee on History of Philosophy della Fisp nell’assioma della centralità dei testi e dei termini, accompagnati da traduzioni adeguate che di volta in volta hanno interpretato le diverse culture; e di analisi lessicale di testi filosofici e scientifici dall’antichità al diciannovesimo secolo si occupa, dal 1964, l’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee-Cnr. A fronte della sua tradizione di eccellenza nelle scienze umane, è strategico per l’Italia coniugare la filologia umanistica e lo sviluppo dell’accesso su supporti elettronici per partecipare alla rivoluzione tecnologica della lettura offrendo strumenti critici di validazione. Il futuro del libro è legato all’offerta di nuovi contenuti, ma anche alla configurazione di metodi, funzionalità ed esigenze che siano normativi per le editiones principes digitales del ventunesimo secolo. La migrazione degli alfabeti rappresenta un banco di prova importante per un approccio attento alla qualità della validazione più che alla quantità dell’offerta in rete. Le sinergie tra gli istituti del Cnr rendono possibili soluzioni escience, che nel caso specifico riguardano l’allineamento semantico di corpora multilingue. Si tratta di trovare le matrici che permettano di traslitterare da qualunque alfabeto in entrata in qualunque alfabeto in uscita. Ad esempio, una stringa di parole nell’alfabeto greco antico, gnōthi seautón, oggi traslitterata in maniera pressoché univoca in alfabeto romano, in futuro produrrà altre traslitterazioni. Raggiunto questo traguardo (la filosofia si presta particolarmente a questo esperimento per via del suo lessico limitato e codificato), avremo ipertesti e libri elettronici in alfabeti diversi ma legati da comuni motori di ricerca che permetteranno l’individuazione sempre più precisa di citazioni in originale e in traduzione nonché l’elaborazione di confronti lessicali. Per il cinese, invece, si deve lavorare sulle corrispondenze tra lemmi e ideogrammi. Organizzato da Maria Eugenia Cadeddu, il convegno del 10 gennaio nell’Aula Marconi del Cnr è introdotto da Tullio Gregory e Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco. Segue la presentazione di corpora filosofici digitalizzati nei rispettivi alfabeti: Gholamreza Aavani per il farsi, Enrico Berti per il greco, Marcelo Dascal per l’ebraico e Riccardo Pozzo per l’alfabeto romano. Nel pomeriggio, Hans Poser ed Evandro Agazzi discutono la sostenibilità di una storia della filosofia interculturale, la cui concreta realizzazione ipertestuale viene descritta da Gino Roncaglia, per gli ebooks, e da Sandro Schipani ed Emanuele Raini, per gli ideogrammi. In conclusione, Aldo Gangemi e Domenico Laforenza propongono soluzioni escience per far parlare gli alfabeti tra loro. www.iliesi.cnr.it, www.wdl.org, www.fisp.org.
2009
Unesco; World Digital Library; digital humanities
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/376238
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