La riforma solonica considera il furto un adikema e lo persegue in modo alquanto dettagliato, prevedendo diverse forme processuali (dike, graphe, apagoge) e infliggendo sanzioni pecuniarie o pena capitale a seconda della gravità dell’offesa. Ciononostante, Aristotele, nel quinto libro dell’Etica Nicomachea – trattando della giustizia ‘diortotica’ – descrive la klope come un synallagma akousion, ossia un rapporto la cui insorgenza non costituisce oggetto di previo accordo, e così, sembra definire tale illecito, anche con riguardo alle sue conseguenze, in termini di diritto civile. Nondimeno, nei Problemata egli ascrive il furto al diritto penale, sacrificando le sue teorie etiche forse in favore di convenienze politiche.
Diorthotic Justice and Positive Law. Some Remarks on 'synallagma' and 'klopè'
PELLOSO, Carlo
2011-01-01
Abstract
La riforma solonica considera il furto un adikema e lo persegue in modo alquanto dettagliato, prevedendo diverse forme processuali (dike, graphe, apagoge) e infliggendo sanzioni pecuniarie o pena capitale a seconda della gravità dell’offesa. Ciononostante, Aristotele, nel quinto libro dell’Etica Nicomachea – trattando della giustizia ‘diortotica’ – descrive la klope come un synallagma akousion, ossia un rapporto la cui insorgenza non costituisce oggetto di previo accordo, e così, sembra definire tale illecito, anche con riguardo alle sue conseguenze, in termini di diritto civile. Nondimeno, nei Problemata egli ascrive il furto al diritto penale, sacrificando le sue teorie etiche forse in favore di convenienze politiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



