L'articolo prende le mosse dall'esame di Cic. De orat. 3,216-219, con la sua descrizione delle varie modalità di voce assunte in funzione delle emozioni che si intendono esprimere e con la sua esemplificazione che avviene costantemente attraverso i riferimenti alla drammaturgia, e dimostra come l'esposizione di Cicerone sarebbe del tutto inefficace senza la memoria uditiva del lettore, che matura non solo attraverso lal frequentazione del teatro, ma soprattutto mediante la pratica scolastica della lettura ad alta voce. Attraverso un confronto delle teorie retoriche di Aristotele e Cicerone, il lavoro dimostra infine che per quest'ultimo prima che il discorso venga pronunciato a un pubblico di ascoltatori i 'genera vocis' fanno già parte del discorso come le parole scritte. This essay examines Cic. De oratore 3,216-219. Describing the different vocal tones which can be used according to the emotions conveyed, this text offers some examples deriving from dramatic plays and shows how Cicero's whole treaty would be completely ineffective without the aural memory of the readers. This ability was refined attending the theatre and above all through the teaching praxis of the oral, aloud reading. Comparing the rhetorical theories of Aristotle and Cicero, the essay demonstrates that for the latter the 'genera vocis' are already part of the speech even before it is delivered in front of an audience.

Le voci delle emozioni (Cic. De orat. 3,216-219)

CAVARZERE, Alberto
2008-01-01

Abstract

L'articolo prende le mosse dall'esame di Cic. De orat. 3,216-219, con la sua descrizione delle varie modalità di voce assunte in funzione delle emozioni che si intendono esprimere e con la sua esemplificazione che avviene costantemente attraverso i riferimenti alla drammaturgia, e dimostra come l'esposizione di Cicerone sarebbe del tutto inefficace senza la memoria uditiva del lettore, che matura non solo attraverso lal frequentazione del teatro, ma soprattutto mediante la pratica scolastica della lettura ad alta voce. Attraverso un confronto delle teorie retoriche di Aristotele e Cicerone, il lavoro dimostra infine che per quest'ultimo prima che il discorso venga pronunciato a un pubblico di ascoltatori i 'genera vocis' fanno già parte del discorso come le parole scritte. This essay examines Cic. De oratore 3,216-219. Describing the different vocal tones which can be used according to the emotions conveyed, this text offers some examples deriving from dramatic plays and shows how Cicero's whole treaty would be completely ineffective without the aural memory of the readers. This ability was refined attending the theatre and above all through the teaching praxis of the oral, aloud reading. Comparing the rhetorical theories of Aristotle and Cicero, the essay demonstrates that for the latter the 'genera vocis' are already part of the speech even before it is delivered in front of an audience.
2008
Cicerone; actio; emozioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/352604
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