A cavallo tra il XIX e il XX secolo, in ambito lirico, si verifica un cambiamento di fondo nella visione della 'villa' cantata a lungo come locus amoenus; ci si allontana quindi, col Betteloni prima, coi poeti crepuscolari poi, da quella prassi mimetico-descrittiva convenzionale': un vero e proprio smembramento del topos, che diventa dunque 'locus animae', spogliatosi dei tratti arcadici e restituito a un paesaggio tutto interiore.

Dal locus amoenus al locus animae. La "villa" nella poesia italiana tra Otto e Novecento: da Betteloni ai Crepuscolari

LUCIANO, Alberto
2008-01-01

Abstract

A cavallo tra il XIX e il XX secolo, in ambito lirico, si verifica un cambiamento di fondo nella visione della 'villa' cantata a lungo come locus amoenus; ci si allontana quindi, col Betteloni prima, coi poeti crepuscolari poi, da quella prassi mimetico-descrittiva convenzionale': un vero e proprio smembramento del topos, che diventa dunque 'locus animae', spogliatosi dei tratti arcadici e restituito a un paesaggio tutto interiore.
2008
Locus amoenus; villa; Betteloni; Crepuscolari
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/348417
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact