Il saggio offre una disamina del tema onirico nella lirica rinascimentale, dove si incontrano moltissime variazioni sul rapporto tra sogno e veglia in una realtà drammaticamente dinamica nel trasmutare di forme, ombre e immagini. Particolare attenzione è rivolta ai sonetti shakespeariani di cui vengono esaminati richiami intertestuali con opere a lui vicine, per individuarne i punti di contatto e di divaricazione. Eccetto Donne, che sviluppa un singolarissimo discorso sull' immagine erotica e onirica, gli altri sonettisti recepiscono perlopiù motivi tràditi e solo occasionalmente presentano intuizioni originali, ma solo accennate. Con Shakespeare questi motivi prendono forma compiuta, risultando in sottili, ma ardite, investigazioni dell’animo umano.
Titolo: | "Figure oniriche della lontananza nei sonetti di Shakespeare" |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2009 |
Rivista: | |
Abstract: | Il saggio offre una disamina del tema onirico nella lirica rinascimentale, dove si incontrano moltissime variazioni sul rapporto tra sogno e veglia in una realtà drammaticamente dinamica nel trasmutare di forme, ombre e immagini. Particolare attenzione è rivolta ai sonetti shakespeariani di cui vengono esaminati richiami intertestuali con opere a lui vicine, per individuarne i punti di contatto e di divaricazione. Eccetto Donne, che sviluppa un singolarissimo discorso sull' immagine erotica e onirica, gli altri sonettisti recepiscono perlopiù motivi tràditi e solo occasionalmente presentano intuizioni originali, ma solo accennate. Con Shakespeare questi motivi prendono forma compiuta, risultando in sottili, ma ardite, investigazioni dell’animo umano. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/344002 |
Appare nelle tipologie: | 01.01 Articolo in Rivista |