Il grosso delle evidenze suggerisce che l’analisi in vitro riguardante i composti altamente diluiti/dinamizzati sulla funzione del granulocita potrebbe gettare una luce sulla complessità dei sistemi biologici che rispondono a preparazioni omeopatiche in acqua, un tema che non può più essere rapportato alla semplice spiegazione di un effetto placebo. In un simile contesto la ricerca sul comportamento dell’acqua metterebbe a fuoco una possibile bile teoria esplicativa per descrivere i meccanismi con cui le sostanze altamente diluite agiscono sulla funzione cellulare, soprattutto come è stato visto per i leucociti. Un campo di discussione promettente potrebbe avere origine dalla biologia molecolare del signaling intracellulare, dallo studio dell’acqua intracellulare e dell’acqua “vicina” (includendo le interazioni di quest’ultima con le strutture biologiche) e delle proprietà fisiche dell’acqua altamente diluita/dinamizzata. Un approccio interdisciplinare dovrebbe essere prescelto per comprendere come e perché l’omeopatia funziona. Questa predisposizione consente agli studi clinici di attingere nuovi suggerimenti dalla ricerca di base e dunque di confermare il ruolo dell’omeopatia tra le scienze mediche. Nello studio viene ripreso anche il percorso storico dell'indagine scientifica dei composti altamente diluiti sui neutrofili e sui basofili umani.
Ricerca di base in omeopatia-Gli studi in vitro sui neutrofili e i basofili umani
CHIRUMBOLO, Salvatore;BELLAVITE, Paolo
2007-01-01
Abstract
Il grosso delle evidenze suggerisce che l’analisi in vitro riguardante i composti altamente diluiti/dinamizzati sulla funzione del granulocita potrebbe gettare una luce sulla complessità dei sistemi biologici che rispondono a preparazioni omeopatiche in acqua, un tema che non può più essere rapportato alla semplice spiegazione di un effetto placebo. In un simile contesto la ricerca sul comportamento dell’acqua metterebbe a fuoco una possibile bile teoria esplicativa per descrivere i meccanismi con cui le sostanze altamente diluite agiscono sulla funzione cellulare, soprattutto come è stato visto per i leucociti. Un campo di discussione promettente potrebbe avere origine dalla biologia molecolare del signaling intracellulare, dallo studio dell’acqua intracellulare e dell’acqua “vicina” (includendo le interazioni di quest’ultima con le strutture biologiche) e delle proprietà fisiche dell’acqua altamente diluita/dinamizzata. Un approccio interdisciplinare dovrebbe essere prescelto per comprendere come e perché l’omeopatia funziona. Questa predisposizione consente agli studi clinici di attingere nuovi suggerimenti dalla ricerca di base e dunque di confermare il ruolo dell’omeopatia tra le scienze mediche. Nello studio viene ripreso anche il percorso storico dell'indagine scientifica dei composti altamente diluiti sui neutrofili e sui basofili umani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.