Ruskin indusse molti viaggiatori inglesi in Italia a ripercorrere il suo stesso cammino. A Verona avrebbe voluto descrivere le pietre come fece per Venezia. In particolare si entusiasmò per quel capolavoro che è la chiesa di santa Anastasia dove egli sostò più volte nel corso degli anni e dove studiò l'assetto della capella Cavalli e degli affreschi ivi contenuti. Il breve saggio che scrisse su questa cappella, inedito in Italia, è allegato in fondo all'articolo con l'aggiunta di note esplicative.
John Ruskin e i viaggiatori inglesi a Verona nella seconda metà dell'Ottocento
SEVERI, Rita
2009-01-01
Abstract
Ruskin indusse molti viaggiatori inglesi in Italia a ripercorrere il suo stesso cammino. A Verona avrebbe voluto descrivere le pietre come fece per Venezia. In particolare si entusiasmò per quel capolavoro che è la chiesa di santa Anastasia dove egli sostò più volte nel corso degli anni e dove studiò l'assetto della capella Cavalli e degli affreschi ivi contenuti. Il breve saggio che scrisse su questa cappella, inedito in Italia, è allegato in fondo all'articolo con l'aggiunta di note esplicative.File in questo prodotto:
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