Il contributo presenta una riflessione sull’importante ruolo della cartografia storica peritale (a grande scala) nel far emergere e comunicare i valori identitari del territorio, ai fini sia della didattica/educazione delle coscienze, sia della restituzione alla comunità di un patrimonio culturale che le appartiene e nel quale essa può riconoscere le proprie radici, sia ai fini di una pianificazione territoriale più consapevole. Tratta, dapprima, aspetti di carattere epistemologico e presenta, poi, un’analisi metodologica che, accanto alle caratteristiche di scientificità dei cabrei, evidenzia la loro intrinseca capacità comunicativa legata anche al loro pregio estetico. Tale facoltà porta l’osservatore ad istaurare con essi un rapporto percettivo enorme e immediato, capace di attivare processi di consapevolezza nei confronti della personalità storica dei territori. Il contributo presenta infine un’analisi comparativa diacronica che mette in relazione la rappresentazione cabreistica con una sequenza ragionata di altre carte, storiche e attualistiche, evidenziando come tale metodologia possa ben dar conto sia delle trasformazioni profonde del territorio e del paesaggio avvenute nel corso dei secoli sia degli elementi di permanenza e persistenza che si esprimono, oltre che nella presenza di beni materiali, anche nella toponomastica o in una certa compartimentazione del territorio, evidenziando i condizionamenti storici della realtà presente.
La comunicazione dei valori identitari del territorio attraverso le carte storiche peritali
MARTINELLI, Caterina
2007-01-01
Abstract
Il contributo presenta una riflessione sull’importante ruolo della cartografia storica peritale (a grande scala) nel far emergere e comunicare i valori identitari del territorio, ai fini sia della didattica/educazione delle coscienze, sia della restituzione alla comunità di un patrimonio culturale che le appartiene e nel quale essa può riconoscere le proprie radici, sia ai fini di una pianificazione territoriale più consapevole. Tratta, dapprima, aspetti di carattere epistemologico e presenta, poi, un’analisi metodologica che, accanto alle caratteristiche di scientificità dei cabrei, evidenzia la loro intrinseca capacità comunicativa legata anche al loro pregio estetico. Tale facoltà porta l’osservatore ad istaurare con essi un rapporto percettivo enorme e immediato, capace di attivare processi di consapevolezza nei confronti della personalità storica dei territori. Il contributo presenta infine un’analisi comparativa diacronica che mette in relazione la rappresentazione cabreistica con una sequenza ragionata di altre carte, storiche e attualistiche, evidenziando come tale metodologia possa ben dar conto sia delle trasformazioni profonde del territorio e del paesaggio avvenute nel corso dei secoli sia degli elementi di permanenza e persistenza che si esprimono, oltre che nella presenza di beni materiali, anche nella toponomastica o in una certa compartimentazione del territorio, evidenziando i condizionamenti storici della realtà presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.